New York Niente tablet e computer portatili a bordo degli aerei in volo dall'Europa agli Stati Uniti. Dopo la stretta sui dispositivi elettronici più grandi di uno smartphone applicata a dieci aeroporti di otto Paesi in Medio Oriente e Nord Africa, questa volta nel mirino del presidente Donald Trump potrebbe finire il Vecchio Continente. La Casa Bianca, secondo quando rivelato da alcune fonti del Dipartimento di Sicurezza Nazionale ai media Usa, sta infatti pensando di espandere il cosiddetto Eletronics Ban. La misura è ancora in fase di studio, e si stanno «valutando i pro e i contro», hanno spiegato gli esperti alla Cbs, ma una decisione potrebbe essere annunciata nelle prossime settimane, quindi prima dell'estate, la stagione più trafficata sulle rotte dell'Atlantico.
«Continuiamo a valutare le direttive sulla base delle informazioni di intelligence ed effettueremo modifiche alle disposizioni attuali se sarà necessario per garantire la sicurezza dei passeggeri», ha spiegato l'autorità per la sicurezza dei Trasporti americana, che fa capo al Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, senza sbilanciarsi ulteriormente. L'amministrazione Trump sta valutando con le compagnie aeree la fattibilità di un possibile ampliamento del divieto di portare a bordo iPad e computer portatili, ma anche telecamere e macchine fotografiche se di dimensioni maggiori di un cellulare, che potranno però essere trasportati nel bagaglio imbarcato in stiva. Secondo le fonti di Washington non è ancora stato fatto un annuncio ufficiale proprio perché manca l'accordo con United, Delta e American Airlines, i tre colossi a stelle e strisce per i quali l'impatto economico potrebbe essere pesante.
Il primo bando ha colpito Paesi mediorientali e nordafricani - Giordania, Kuwait, Egitto, Turchia, Arabia Saudita, Marocco, Qatar ed Emirati Arabi - e le compagnie americane non sono state interessate perché non presenti nei dieci scali in questione. Anzi, hanno beneficiato della misura, che ha costretto altri big dei cieli come Emirates a ridimensionare il servizio verso gli Usa. Tanto che i detrattori hanno parlato di aiuto indiretto da parte del presidente all'industria aerea statunitense.
Ma la posta in gioco del divieto dall'Europa è più alta, da un punto di vista diplomatico e non solo. Inoltre, la norma potrebbe pesare soprattutto sulla business class, la più redditizia, impedendo di lavorare ai passeggeri che viaggiano per affari. E chissà come reagirebbe al nuovo provvedimento la Gran Bretagna, che tanto aveva apprezzato il primo bando hi tech.
Mentre anche in quell'occasione non si sono allineati alla politica del tycoon Canada, Australia e Nuova Zelanda, gli altri tre paesi membri dell'alleanza Five Eyes, cinque occhi, in base alla quale condividono informazioni di intelligence. I primi due si sono limitati a dire che avrebbero adottato ulteriori misure di sicurezza mentre la Nuova Zelanda ha affermato di non aver apportato modifiche e di non aver alcuna intenzione di farlo.
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