Sparatoria a Trieste

Tagli a personale e dotazioni ma la Polizia è una sicurezza

Sotto organico di 20mila unità, servirebbe un miliardo per le assunzioni. Otto milioni all'anno gli interventi

Tagli a personale e dotazioni ma la Polizia è una sicurezza

Serviranno miliardi e almeno due legislature prima che la Polizia di Stato possa avere personale e assetti per garantire di essere efficiente come lo è sempre stata, con i suoi otto milioni di interventi all'anno. Altri due morti pesano infatti sulla coscienza di chi non investe abbastanza per la sicurezza degli uomini e delle donne in divisa. Gli agenti, benché l'amministrazione tenti di nasconderlo, non ne possono più. Ma non si tratta di mere battaglie sindacali, ovvero quelle contro cui si schiera il Dipartimento della Pubblica sicurezza con comunicati che parlano di «odiose speculazioni», semmai di quella misura così colma da far esporre pubblicamente chi lavora ogni giorno sulla strada per tutelare i cittadini.

LE RISORSE

Per riuscire ad avere una Polizia efficiente servono grandi risorse - si parla di almeno un miliardo - e un paio di legislature. Nel settore logistico e delle strutture si è ancora fermi. Non esistono ancora i decreti attuativi della 626, per intenderci. In sostanza siamo fermi all'anno 1993. Con un'amministrazione che ha sempre fatto resistenza, tanto che non si è mai mandato il personale a fare corsi per la sicurezza. E poi c'è la questione dei fondi per il materiale. Tanto per fare un esempio, una questura come quella di Ferrara ha a disposizione 200 euro all'anno per la cancelleria. Un problema che investe la maggior parte delle sedi di Polizia italiane.

ARRUOLAMENTI

E ASSUNZIONI

Son 99mila i poliziotti in organico. Ne mancano almeno 20mila come ha denunciato nel luglio scorso il capo della polizia, Franco Gabrielli. Sono stati investiti 3 miliardi, di cui 2 per gli arruolamenti. Ma si deve andare per step. Quando al Viminale c'era Matteo Salvini si era evitato che chiudessero uffici di specialità con nuove assunzioni, ma il nuovo esecutivo non sembra avere alcuna intenzione di avere al centro la sicurezza. L'organico originario era di 118mila unità, ma con legge Madia si è tagliato fino a 106mila uomini. La carenza è quindi di 20mila persone solo nella Polizia di Stato. C'è un piano straordinario sulla Legge di stabilità precedente per l'assunzione straordinaria di 8mila unità per tutte le forze ordine, di cui più di 3mila in polizia, a cui si devono aggiungere quelli del turnover coi pensionamenti, ma c'è ancora molto da fare, nonostante l'annuncio del premier Conte dello sblocco delle risorse.

DOTAZIONI

Si parte dagli M-12 degli anni '70, che devono essere sostituiti. Si è provveduto a cambiare i caschi, ma ancora c'è molto da fare. Mancano, ad esempio, i sottocamicia. Alla Squadra mobile di Trapani, tra i casi, si hanno in dotazione sei giubbotti sottocamicia e non più di 20 a quella di Trieste, che conta una cinquantina di uomini. Quando escono devono fare a turno. Una roulette russa in cui si rischia la vita. Il tutto nel silenzio più totale mentre il Viminale taglia presidi di Polizia. L'ex ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha persino proposto di dare il 5 per mille alla Polizia di Stato per acquistare il vestiario degli agenti. Perché non ci sono soldi neanche per quello. Altra annosa questione è quella delle fondine. Molti agenti hanno ancora quelle di vecchio tipo, in cartone pressato, che possono rompersi e sono di facile estrazione per qualsiasi malvivente, quindi mettono a rischio la vita dei poliziotti.

LE LEGGI

Ci sono anche leggi da cambiare. L'agente che sbaglia intervento con i malviventi, poi si trova di fronte a procedimenti penali e gogne mediatiche incitate dai partiti. Il reato di tortura ha portato preoccupazioni non indifferenti. Chi sta dalla parte della legalità rischia processi al posto dell'arrestato, che viene spesso scarcerato dopo poco.

STRAORDINARI

Dal Sap (Sindacato autonomo di Polizia) il segretario generale Stefano Paoloni parla di «straordinari in arretrato.

Per quelli normali i pagamenti sono fermi a gennaio 2018, per il contrasto all'immigrazione all'agosto dello scorso anno».

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