"Non dobbiamo avere nessun timore. Senza di noi non si va da nessuna parte". Non usa mezzi termini Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo ed esponente di primo piano di Forza Italia. "Al di là delle tattiche parlamentari - dice in un'intervista al Corriere della sera - delle sfide per contarsi e per sondare posizioni e resistenza reciproche, dobbiamo guardare al risultato finale. E in questo primo passaggio istituzionale, l’elezione di una donna capace e autorevole come la Casellati a presidente del Senato è un risultato molto positivo. È il segnale che ci siamo e contiamo".
Secondo l'esponente azzurro "c’è bisogno non solo dei numeri, ma dell’esperienza, del prestigio, della capacità che Forza Italia può esprimere sul palcoscenico internazionale", e "non esiste centrodestra senza FI. Perché quel 14% preso è parte essenziale e costitutiva della coalizione che ha vinto le elezioni e che, nel rispetto della volontà popolare, deve avere l’incarico per cercare di formare un governo. Il premier che indichiamo è Salvini, e a lui spetterà trovare un accordo con altre forze sui punti principali del programma unitario, quello grazie al quale abbiamo tutti insieme ottenuto il 37,5%".
Nelle trattative con il M5S, sottolinea Tajani, "non accettiamo alcuna conventio ad excludendum, perché in democrazia il voto del popolo si rispetta. E i nostri 170 parlamentari rappresentano una parte del voto popolare". Sulle possibili maggioranze Tajani dice di "non escludere nulla, è presto. La base del nuovo governo dovrà essere di centrodestra, non siamo noi a dover sostenere gli altri. Poi sarà il capo dello Stato a verificare le soluzioni possibili".
Quanto al futuro di Forza Italia, Tajani non si nasconde: "Deciderà Berlusconi come rafforzare un partito in cui già milita tanta gente capace, in cui il rinnovamento dei gruppi parlamentari è stato profondo e importante, in cui tre donne sono state elette capogruppo, in Europa, alla Camera, al Senato, e in cui dovremo tutti lavorare di squadra. Con Berlusconi nostro leader e noi in ruoli intercambiabili, perché nessuno vuole rottamare nessuno o impedirne la crescita dal basso.
Forza Italia - prosegue - non è una candela che si sta spegnendo, ma un partito che deve riconquistare quello che ha perso, perché una forza liberale e moderata è essenziale per dare rappresentanza ad una grande parte el Paese. E non può essere un partito unico a rappresentarla, ma un centrodestra in cui ciascuna forza gioca nel suo ruolo la partita".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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