Matteo Salvini l'ha definito «il giorno della liberazione dell'Umbria». E le iperboli sono sicuramente giustificate per un successo che interrompe il lungo dominio della sinistra, vincitrice sempre e comunque dal 1970 in poi in una delle regioni rosse per eccellenza. È Donatella Tesei a fare la storia e a diventare la «Guazzaloca dell'Umbria», ricordando il candidato che riuscì a espugnare «Bologna la rossa».
A volere fortemente la senatrice della Lega come candidata è stato Matteo Salvini, che ha anticipato i suoi alleati proponendo il nome dell'ex sindaca di Montefalco per lanciare l'assalto alla Regione. Ma anche Silvio Berlusconi ha mostrato di apprezzarla «è un avvocato preparatissimo, non c'è stata alcuna esitazione quando ce l'hanno proposta» così come Giorgia Meloni, «sì, è lei quella giusta». Lei, la Tesei ha sempre detto di avere accettato questa sfida «appassionante e impegnativa per il bene dell'Umbria» e non ha mai vacillato, neppure quando l'anomala alleanza Pd-Cinquestelle ha acceso qualche timore dentro il centrodestra.
Quella di Donatella Tesei è una figura di sicuro affidamento e spessore. Avvocato, un passato nel Pdl (fu candidata coordinatrice provinciale nel 2010) in passato è stata anche Vice Pretore Onorario presso la Pretura di Montefalco e in seguito presso la Pretura Circondariale di Spoleto. Il suo ingresso in politica è datato 2009 quando viene eletta sindaco di Montefalco, la cittadina in provincia di Perugia dove vive, sostenuta da una lista civica di centrodestra ottenendo poi una riconferma con oltre il 60% dei voti cinque anni più tardi. Alle Politiche del marzo 2018 si presenta tra le fila della Lega, venendo eletta senatrice nel collegio uninominale di Terni dove ottiene il 38,55% dei voti. In seguito è stata poi nominata presidente della Commissione Difesa. Una figura stimata sul territorio come conferma il successo della sua lista civica per la quale ha voluto individuare i componenti selezionandoli tra ex amministratori, sindaci e personalità della società civile come l'editore Angelo Domini o il primario di oncoematologia dell'ospedale di Spoleto Nando Scarpelli.
In tempi di una politica che cerca di nascondersi dietro lo schermo delle identità civiche dei candidati, la Tesei ha sempre rivendicato il ruolo e la centralità dei partiti chiedendo «schiena dritta» e «testa alta». Nella sua carriera ha sempre vissuto in Umbria e ha potuto rivendicare l'ottimo lavoro fatto come sindaco di Montefalco dove è riuscita a coniugare arte, cultura, tradizione enogastronomica, eccellenze vitivinicole e mondo dell'impresa, portando il borgo a essere una delle località più visitate della regione. La sua attenzione è stata puntata sui giovani, immaginando una regione attrattiva per i talenti produttivi e intellettuali in arrivo anche da altri territori.
Tesei è sposata e madre di due figli.
Grande appassionata di vini, Donatella Tesei ne è testimonial sia come coordinatrice regionale umbra dell'Associazione Città del vino sia come membro del Consiglio nazionale delle Città del Vino. E dopo una vittoria di queste proporzioni i motivi per brindare non mancheranno di certo.
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