Paolo Gentiloni, nel suo libro parla del suo rapporto con Donald Trump. "È uno che fa molte domande - racconta l'ex presidente del Consiglio in un incontro all'università Cattolica di Milano -. Credo che gli derivi dalla sua formazione professionale. È un imprenditore, un importante costruttore ed è abituato a linguaggi non troppo diplomatici". Gentiloni svela più di un aneddoto curioso sul presidente Usa.
"A me ha sempre colpito - racconta - che vuole arrivare a un punto negoziale con i suoi interlocutori e spesso lo fa facendo delle domande. Mi ha chiesto 'cosa ci vendete? Conosco solo la Ferrari. Ma questo non è un fatto di scarsa conoscenza ma legato a un’Italia che a parte alimentazione e moda vende macchine per fare altre macchine". L’ex premier ha poi ricordato che "nel ranking dei cattivi" di Trump "subito dopo la Germania veniva l’Italia, perché tra i Paesi del G7 sono quelli con il surplus commerciale più alto".
Un’altra domanda arrivò "la prima volta che parlai al telefono con Trump, nel gennaio 2017, mi chiese: 'Ma quanti barili al giorno pompate dalla Libia?’ Lui
sapeva che avrei trattato il tema della collaborazione Usa e Italia sulla Libia. La domanda era per lanciare il messaggio, 'Libia per voi ha interesse strategico ed economico, per noi è solo un Paese grande ma lontano'".
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