Arriva l'autunno e il Belpaese delle vacanze se ne va in vacanza. Anzi in letargo, come gli orsi bruni, per risvegliarsi a primavera inoltrata. Sembra incredibile eppure è così. Mentre dall'Europa, dall'America e dai nuovi Paesi ricchi una folla di pensionati benestanti accorre nelle agenzie turistiche o su internet per prenotare tiepidi ritiri in luoghi di bellezza, i nostri alberghi chiudono la clèr. Dalle più blasonate città di mare ai cinematografici laghi fino ai borghi della Toscana, la parola d'ordine è: arrivederci a Pasqua, cioè tra fine marzo e inizio aprile. Fanno eccezione ovviamente le località montane. Ma si sa: non tutti, soprattutto tra i turisti over 60, adorano seggiovie, sci e scarponi e al massimo preferiscono qualche ridente passeggiata, possibilmente all'asciutto. Molto meglio allora una ridente località di mare, non più affollata dal pubblico dei bagnanti agostani, dove magari poter coniugare il paesaggio a siti d'arte e a una buona cucina.
Il mare d'inverno è poco moderno? Niente affatto, a giudicare dal boom che registrano, da ottobre in poi, località turistiche come il sud della Spagna, le isole Canarie, Malta, le Baleari, Creta, Cipro, o le località del Portogallo. Un trend decisamente invogliato da estati sempre più prolungate dal global warming e dal terrore che ormai incutono le tradizionali mete del medioriente, dal Mar Rosso alla Tunisia. Ma l'Italia turistica, anzichè approfittarne anche in virtù di un'offerta eccezionalmente diversificata - tra mare, laghi, colline e arte - non si schioda dai propri dogmi ed è già pronta alla serrata.
E a chiudere i battenti non sono soltanto pensioni, piccoli resort o alberghi a condizione familiare, ma anche i fiori all'occhiello, le icone del turismo made in Italy. Provare per credere. Il Quisisana, hotel simbolo di Capri che nella sua storia ha ospitato personaggi come Hemingway o la famiglia Kennedy, chiude i battenti il 28 ottobre per riaprire a fine marzo. Stesso dicasi, restando nella Campania felix, per il lussuoso boutique hotel Sirenuse di Positano, gioiello della Costiera Amalfitana: chiude il 30 ottobre e riapre a Pasqua. Spostandoci in Liguria, la musica non cambia: il 5 stelle lusso Imperial Hotel di Santa Margherita ha già dato l'arrivederci a Pasqua, come pure lo Splendido di Portofino che i battenti li chiuderà il 5 novembre. E la Sicilia, dove a novembre è ancora estate e dove comunque non fa certo più freddo che alle Canarie? Peggio che mai. Il favoloso Atlantis Bay di Taormina (5 stelle lusso) smobilita il 4 novembre fino ad aprile, stesso dicasi per il Villa Neri, Resort Golf & Spa con vista sull'Etna e a pochi chilometri dalla barocca Catania: chiuso dal primo novembre. La situazione non muta certo in Sardegna (il Grand Hotel Cala di Volpe di Porto Cervo è già chiuso fino al 24 aprile), nella brillante Puglia (la lussuosa Masseria San Domenico di Fasano fa solo brevissima apertura natalizia), nella ricca Toscana (la gentilizia residenza La Collegiata di San Gimignano chiude dal 21 ottobre al 20 aprile) e persino sul lago di Como dove, malgrado l'entourage di George Clooney, la sontuosa Villa d'Este di Cernobbio terrà chiuso l'hotel dall'11 novembre al 5 marzo.
E se l'Italia delle ferie va in ferie, agli italiani vacanzieri d'autunno non resta quindi che prenotare in Francia o in Spagna
che infatti, malgrado gli attacchi terroristici, restano saldamente in testa al Belpaese nella classifica delle mete turistiche europee. D'altronde, c'è un proverbio italiano che dice: chi va via perde il posto all'osteria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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