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Ucciso a botte in discoteca Fermati cinque buttafuori

La vittima, 50 anni, trovata agonizzante dalla fidanzata fuori dal locale. I pm: omicidio volontario

Patricia Tagliaferri

Roma Un'altra morte in discoteca. Questa volta a Roma, in un locale dell'Eur, dove sabato notte un uomo italiano di 50 anni è stato trovato agonizzante in un parcheggio. Era ubriaco e in quelle condizioni sembra abbia urtato una donna o la abbia importunata, scatenando l'ira del compagno di questa. La reazione degli addetti alla sicurezza intervenuti per sedare gli animi ha fatto il resto. Alla fine cinque buttafuori sono stati fermati con l'accusa di omicidio volontario. Per la Procura di Roma sarebbero stati loro a pestare Giuseppe Galvagno fuori dalla discoteca San Salvator in viale dell'Oceano Pacifico.

Stesso film visto tante volte altrove, l'ultima a metà agosto, in Spagna, dove un ragazzo di Scandicci è deceduto dopo essere stato preso a calci e pugni in un locale della Costa Brava da un terzetto di russi. Mentre ad aprile è stato Alatri, in provincia di Frosinone, il teatro di un'altra tragedia simile, vittima un ventenne massacrato a sprangate da un branco di belve.

Anche sabato sera è cominciato tutto all'interno della discoteca. Calvagno, di origini calabresi ma da tempo residente a Roma dove gestiva un'attività di affittacamere, c'era già stato diverse volte, almeno 5 o 6 negli ultimi mesi, ha raccontato il proprietario del San Salvador, Giancarlo Liberati, che ha descritto la vittima come un «tipo poco raccomandabile». L'uomo era in compagnia della sua compagna, un'infermiera. È stata lei a trovarlo riverso a terra nel parcheggio e a chiamare un'ambulanza che ha tentato un'inutile corsa in ospedale, dopo che gli addetti alla sicurezza lo avevano allontanato perché aveva bevuto troppo e aveva dato fastidio a una cliente. Completamente ubriaco pare che Galante sia salito su un cubo e sia finito addosso ad una donna, forse le avrebbe rivolto qualche apprezzamento non gradito. Questo episodio avrebbe infastidito il fidanzato della ragazza e provocato la sua reazione. Per calmare gli animi sono intervenuti i buttafuori che hanno accompagnato Galvagno all'esterno insieme alla sua compagna. Lei lo ha lasciato appoggiato ad una macchina mentre andava a recuperare la loro auto parcheggiata un po' più in là e al suo ritorno lo ha trovato a terra, con il volto tumefatto ed evidenti segni di colluttazione sul corpo. Quando è arrivato il 118 i sanitari hanno cercato di rianimarlo, ma è stato inutile.

Dopo aver ascoltato numerosi testimoni e visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza, i carabinieri hanno fermato cinque addetti alla sicurezza, i due che avevano accompagnato fuori l'uomo e altri

tre che si sono aggiunti in un secondo momento. L'inchiesta è coordinata dal pm Eleonora Fini, che aspetta l'esito dell'autopsia per accertare che siano state effettivamente le botte a provocare la morte del cinquantenne.

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