La Ue lancia un segnale a Donald Trump, che vuole rottamare le regole finanziarie e bancarie: indietro non si torna rispetto agli standard globali di regolazione e vigilanza. Quantomeno non lo farà l'Europa (a 27 o a 28 sarà tutto da vedere).
«Il sistema finanziario è intrinsecamente internazionale e la stabilità non può essere assicurata all'interno dei confini nazionali, la finanza ha bisogno di cooperazione internazionale sulle regole, senza corriamo il rischio di arbitraggi regolamentari e di nuova instabilità». A dirlo è il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis. Bruxelles appoggia quindi senza riserve la posizione espressa nei giorni scorsi dal presidente della Bce Mario Draghi.
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