Ultimo bagno di folla per Pannella

I big della politica e migliaia di cittadini comuni gli hanno reso omaggio. Svelata la sua lettera al Papa: ti voglio bene

Pier Francesco Borgia

Roma Pannella ci ha abituato alle sorprese, ai suoi celebri coup de theatre, quindi nessuno tra quanti affollavano ieri pomeriggio la Sala Gialla di Montecitorio (dedicata ad Aldo Moro) si è stupito più di tanto nel vedere una delegazione di monaci tibetani coprire la salma con le sciarpe bianche (Khata) simbolo di purezza e intonare un mantra. Per gli storici della storia politica repubblicana sarà di sicuro un ghiotto evento da annotare. Per i tanti, volti noti e gente comune, che fin dalla tarda mattinata si erano messi in fila a fianco di Montecitorio in attesa che alle 15 aprisse la camera ardente per il leader radicale scomparso giovedì, invece era un fatto ordinario. Come tutt'altro che inaspettata, per chi lo conosceva bene, è apparsa la lettera scritta al pontefice il 22 aprile scorso e pubblicata ieri dal sito di Famiglia Cristiana. «Spes contra spem» scrive Pannella. Questo per lui è papa Francesco con la sua azione in difesa degli ultimi. Nella lettera cita la croce di monsignor Romero e la visita del papa a Lesbo per chiuderla con un commovente: «Ti voglio bene davvero, tuo Marco». Nella difesa degli ultimi i due hanno trovato un punto in comune ecco perché delle corone di fiori presenti nella camera ardente, quella di cui sarebbe andato più fiero Pannella è di certo quella spedita dal carcere della Dozza a Bologna, i cui detenuti si sono autotassati per comprarla. Dopo il premier Renzi, tra i primi insieme al presidente della Camera Laura Boldrini, sono arrivati in ordine sparso politici e rappresentanti di istituzioni a rendere omaggio a Pannella. A iniziare dal commissario straordinario di Roma, Francesco Paolo Tronca, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, il vice presidente della Camera Simone Baldelli, Elio Vito, Marco Taradash, Wladimir Luxuria. A omaggiarlo c'era anche il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna. «Un uomo straordinario - così lo ha ricordato Gattegna - la cui forza di volontà ha permesso di smuovere le montagne per condurre battaglie che si sono rivelate fondamentali». Alle 18 in punto l'arrivo del presidente Mattarella, scortato dalla Boldrini e dal presidente del Senato Pietro Grasso. Dietro di loro sono sfilati anche il segretario generale del Quirinale, Donato Marra, uno dei tanti «allievi» di Pannella, Francesco Rutelli, come pure un altro ex radicale oggi renziano di ferro Roberto Giachetti.

A fare gli onori di casa il gruppo radicale da Emma Bonino a Marco Cappato, da Sergio d'Elia a Rita Bernardini, fino a Laura Harth, forse la più commossa, e alla compagna di una vita di Pannella, Mirella Parachini. A tarda sera la salma è stata portata nella sede del partito a largo di Torre Argentina da dove oggi si sposterà per il funerale laico in programma a piazza Navona.

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