Cronache

Va a casa della sua ex, ucciso dal nuovo compagno

La vittima non accettava la fine della relazione. I due stavano insieme soltanto da dieci giorni

Va a casa della sua ex, ucciso dal nuovo compagno

Milano Un ex compagno geloso e una violenta lite con il rivale finita nel sangue. Così è morto ucciso da una coltellata Giuseppe Alessio, detto Peppe, 43enne di Cusano Milanino di origini calabresi e pluripregiudicato. Per l'omicidio i carabinieri hanno fermato il nuovo compagno della sua ex, Paolo Minolfi, 37enne incensurato.

I fatti sono stati ricostruiti dai carabinieri della Stazione di Cusano Milanino, una cittadina poco a nord di Milano, e da quelli della compagnia di Sesto San Giovanni. Le indagini sono in corso. Nella mattinata di ieri, intorno alle 11, Alessio si sarebbe introdotto nel cortile della villetta di Cusano in cui vive la donna che aveva avuto una relazione con lui, Sara B., di 41 anni. Non è chiaro come abbia fatto a entrare, forse ha approfittato del cancello dimenticato aperto dell'abitazione che Sara ha avuto in eredità dai suoi genitori. E dove lei vive con la figlia piccola, avuta da un'altra relazione. Di certo Giuseppe Alessio non era un ospite gradito. Minolfi e la fidanzata - i due stanno insieme da circa dieci giorni - si sono accorti dell'intruso e gli sono andati incontro. I due uomini si sono affrontati prima sulle scale, poi la lite è proseguita in cortile. Dopo gli insulti e le minacce sono passati alle mani. Il 37enne aveva con sé un coltello da cucina e ha sferrato un colpo ad Alessio, ferendolo in modo profondo al fianco sinistro. Il 43enne, che era disarmato, è scappato via, ma è riuscito a trascinarsi per pochi metri. Alla fine si accasciato sul vialetto davanti alla villa, a pochi passi dall'ingresso di via Buffoli 5, dove è rimasta una grossa macchia di sangue. A chiamare i soccorsi sarebbe stato un passante e non la coppia, che probabilmente ha creduto che il ferito non fosse grave e che si fosse allontanato sulle proprie gambe. Il 118 è intervenuto con un'ambulanza e i sanitari hanno subito avvertito i carabinieri. Alessio è stato portato in codice rosso e già in arresto cardiocircolatorio all'ospedale Niguarda di Milano, ma è morto non molto dopo il suo arrivo.

I militari hanno trovato Minolfi, scosso, dentro casa con la compagna. Non ha tentato la fuga e non ha opposto resistenza. Il coltello usato per uccidere Alessio era in lavastoviglie, ancora sporco di sangue. Gli investigatori hanno svolto tutti i rilievi necessari. Sul posto è arrivato il pm di turno della Procura di Monza. L'uomo è stato interrogato in caserma, ma non ha detto una parola né sull'accaduto né sul movente del delitto. Ben poco ha detto anche la 41enne. Ha solo spiegato che quando ha visto arrivare il suo ex, ha avuto paura e che Minolfi voleva solo proteggerla. Il fermato è accusato di omicidio volontario e si trova nel carcere di Monza. Aspetta l'interrogatorio di garanzia.

Da una prima ricostruzione emerge che la relazione tra Sara B. e la vittima era finita da alcuni mesi. E che appunto da pochi giorni la donna frequentava il 37enne, che abita a Paderno Dugnano, sempre nel Milanese, e fa il tassista. Sembra che sia stato proprio il taxi parcheggiato davanti a casa della compagna a scatenare la gelosia di Alessio e a spingerlo a entrare nella villa. È possibile che abbia saputo così del nuovo uomo entrato nella vita della sue ex. La vittima aveva diversi precedenti per reati contro il patrimonio e contro la persona. Agli inquirenti non risultano denunce della donna a carico dell'ex per atti persecutori. Però è proprio sull'ipotesi di precedenti episodi di stalking o di minacce che si concentrano le prime verifiche degli inquirenti.

È su questa pista infatti che la 41enne li avrebbe indirizzati.

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