Roma. L'oro alla patria. È l'idea del sottosegretario alle Infrastrutture nonché responsabile economico della Lega per mettere al riparo i nostri titoli di Stato dalle fluttuazioni dei mercati. «Bisogna far in modo che le famiglie italiane, che hanno 5mila miliardi di liquidità, tornino a riprendersi quella parte del debito, pari a 780 miliardi, collocata presso investitori stranieri», ha dichiarato in un'intervista al Corriere prospettando emissioni riservate agli investitori nostrani caratterizzate da rendimenti maggiori. In questo modo il governo potrebbe varare una manovra da 70 miliardi comprendente dual tax (50 miliardi), reddito di cittadinanza (2 miliardi nella fase iniziale) e riforma delle pensioni (5 miliardi) coperta da circa 25 miliardi da pace fiscale e tagli agli sprechi e per il resto da un incremento del deficit al 2,6/2,7% del Pil. Un calcolo dal quale, ovviamente, dovrebbero essere escluse le spese per investimento. «L'importante è che l'Europa ci autorizzi, tanto poi ne facciamo meno, man mano che arriveranno i risultati della flat tax», ha concluso Siri. Questa ipotesi di lavoro, che assomiglia molto a un prestito forzoso, ha generato critiche severe soprattutto negli ambienti più liberali dell'opposizione. Dichiarazioni «inqualificabili e incommentabili, fatte da chi evidentemente non sa neanche come funzionano i mercati finanziari», ha tuonato Renato Brunetta di Forza Italia bollando come «assurdità» la proposta di escludere dalle aste di emissione del Tesoro gli investitori stranieri. «Visto che ha parlato di limitare la vendita alle sole famiglie, vuol dire che anche le banche italiane che acquistano sistematicamente alle aste non potranno più farlo d'ora in poi?», ha domandato ironicamente l'economista azzurro sottolineando come sia ingiustificabile proporre una pace fiscale perché le famiglie «non hanno più i soldi per pagare le tasse» e poi chiedere loro di acquistare Bot e Btp. «E se poi non li acquistano, dove troverà lo Stato i soldi per pagare stipendi e pensioni?», ha aggiunto. Inoltre, ricorda Brunetta, per abbassare lo spread è sufficiente che aumenti la domanda di titoli offerti in asta indipendentemente da chi la rappresenta. «Ci auguriamo soltanto, per il bene dell'Italia, che non arrivi la dura risposta da parte dei mercati», ha concluso.
Scettico anche l'ex sottosegretario Benedetto Della Vedova (+Europa). Si tratta «di accollare con una patrimoniale di fatto agli italiani il debito pubblico in mano agli investitori esteri, su cui lo Stato pagherà tassi più alti», ha chiosato paventando «più spesa per interessi e rischio default a carico dei risparmiatori».
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il senatore forzista Lucio Malan. «Limitare in qualunque modo l'acquisto di Bot e Btp, o di qualunque altro bene, non può che fare scendere i prezzi, cosa che farebbe salire gli interessi, che i contribuenti dovranno pagare», ha dichiarato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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