"I mercati sono utili se funzionano bene" e la "responsabilità nostra è quella di partecipare a Bruxelles dove non ci sono i burocrati nemici del popolo. Le regole vanno ben applicate. In un mondo interdipendente ciascuno di noi è debole se è solo". Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, a Firenze, dove ieri ha partecipato insieme ai governatori delle banche centrali di Germania, Jens Weidmann, e Olanda, Klaas Knot, a un incontro con gli studenti organizzato dall'Osservatorio Giovani-Editori per il lancio dell'edizione 2018-2019 del progetto di alfabetizzazione economico-finanziario "Young Factor".
Secondo Visco, "l'Europa è in un momento difficile" dopo 70 anni di pace, prosperità e integrazione e, dopo la recente crisi finanziaria, "c'è stata una perdita di fiducia e c'è una ricerca di vie nazionali"; ma "questi dubbi che derivano dalla paura del futuro, questa diffidenza va combattuta sul piano dell'economia perché è in gioco la stabilità monetaria che permette all'economia di crescere".
E sull'ipotesi di uscire dall'Ue, Visco ha detto: "Ha costi enormi, come dimostra quello che sta succedendo per i negoziati sul Brexit. Solo ora si sta veramente comprendendo quali sono i costi reali sull'economia reale, sulle tariffe dei beni importati ed esportati.
Il 50% della nostra vita commerciale si svolge in Europa e uscire ha un costo straordinariamente alto. Abbiamo un governo populista che si dice attento ai bisogni della gente ed è interessante che questa gente non è cosi euroscettica. Stanno cominciando a capire i benefici della moneta comune".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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