Varsavia - Sarebbero dodici i vescovi polacchi che nel 1978 avevano rapporti con i servizi segreti
(Sb) e come tali erano da loro usati come «i fonti personali di informazioni» . Lo ha scritto oggi
il giornale Dziennik, sulla base di un documento ripescato per la prima volta dalla stampa dagli
archivi della polizia comunista (dal 1998 custoditi dal Istituto della memoria nazionale Ipn) che
si riferisce alla «operazione Prymas cioè alle iniziative da intraprendere da parte di Sb per
indicare il successore del primate Stefan Wyszynski (morto nel 1981) e per far nominare papa
il vescovo più vicino ai bisogni del potere totalitario comunista. La chiesa, intanto, riflette attentamente su quanto accaduto.
Nel documento pubblicato dalla stampa ci
sono solo gli pseudonimi dei vescovi che sarebbero coinvolti: Ramzes, Profesor, Apollo,
Waclaw, Pisarz, Franciszek, Stolnik, Boleslaw, Bernat, Pasterz, Wladyslaw e Tadeusz.
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