Viveva lombra di Mourinho, suo ex maestro, come un peso. E ora che Andrè Villas Boas ha riportato un trofeo europeo al Porto (ai Dragoni mancava dal 2004, la Champions conquistata proprio dallo Special One), può finalmente svincolarsi definitivamente da Mou. Con il quale i rapporti non sono più quelli di un tempo, tanto che alla vigilia il tecnico del Real aveva inviato un messaggio al suo rivale di ieri, Domingos Paciencia. Uno degli idoli dellAndrè «enfant prodige» della panchina, quando lattuale allenatore dello Sporting Braga giocava proprio nel Porto.
Il derby tutto portoghese di Dublino - non certo spettacolare - si risolve dunque a favore dei biancoazzurri e con la vittoria dellEuropa League Villas Boas diventa con i suoi 33 anni e 213 giorni il più giovane allenatore ad alzare una Coppa continentale (prima di lui Gianluca Vialli, 95 giorni in più sulla carta didentità quando guidò il Chelsea al successo in Coppa delle Coppe 1997-98).
Non male per essere alla prima stagione con il Porto: centrato il «terceto» (tripletta in portoghese) dopo la Primeira - il campionato - e la Supertaça, ma potrebbe fare il poker domenica se batterà nella finale di Coppa di Portogallo il Vitoria Guimaraes. E chissà se poi Villas Boas deciderà di accettare la corte di uno dei club stranieri (magari il Chelsea) che lo seguono da tempo.
Anche a Dublino, davanti a tanti osservatori di mezzo mondo, è stata la serata di Falcao. Lattaccante colombiano figlio darte (papà Radamel Garcia gli ha dato il suo secondo nome in onore dellex brasiliano scudettato con la Roma) mette il suo sigillo sulla finale.
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