«Ho accolto molto volentieri l'invito del presidente Repetto. La ritengo un'iniziativa innovativa e utile. Credo sia la prima volta non soltanto a Genova, ma forse per l'intera portualità italiana che un presidente di un'autorità portuale venga chiamato a esporre in consiglio provinciale il piano di mandato. Un progetto che credo debba essere fortemente condiviso sia dalle istituzioni che dai cittadini. Mi sembra una grande innovazione di confronto su un tema così importante per l'economia e per l'occupazione del territorio».
Alle 15 di ieri, all'apertura dei lavori a palazzo Spinola, entra in aula consiliare Luigi Merlo per la sua relazione sul piano operativo triennale portuale. Il porto, in sostanza, per la prima volta va fuori dai suoi confini e pubblicamente si allarga verso la città. Un confronto che continuerà mercoledì prossimo, stavolta senza Merlo, con il dibattito fra i consiglieri e un documento finale di giudizio sul progetto del presidente dell'autorità portuale. Prima volta in una seduta consiliare di un ente locale. E forse l'unica. Considerato che sia il sindaco Marta Vincenzi, sia il presidente della Regione, Claudio Burlando, che aveva nella sua squadra di assessori lo spezzino enfant prodige delle banchine, non l'hanno mica invitato.
«Mi spiace - spiega Merlo - di essere stato chiamato soltanto da Repetto. Sono disponibile a presentare la mia relazione e l'apertura del porto verso la città, anche a palazzo Tursi e in Regione. Finora, tuttavia, non ho ricevuto alcun invito da questi enti. L'iniziativa di Repetto è l'inizio di un nuovo metodo di confronto per coinvolgere la città nelle decisioni che si riferiscono agli obiettivi da raggiungere in porto. È un modello che prelude alla riforma della legge 84/94 sulle differenti funzioni istituzionali. Credo che un maggiore coinvolgimento della città sulle questioni portuali sia auspicabile. In sostanza si tratta di costruire proposte insieme agli enti locali e poi approvarle rapidamente insieme».
Se il presidente provinciale Repetto si è dichiarato soddisfatto, la sua rivale, Renata Oliveri, ha polemizzato nei confronti di comune e regione.
«C'è un segnale di apertura della città - dice Oliveri - a discutere le pratiche portuali che fino all'altro giorno rimanevano dentro i confini intorno alle banchine. Al di là del merito del progetto Merlo sullo scalo genovese. Purtroppo questa apertura è stata soltanto del presidente Repetto. Mentre in Comune e Regione è stata decisamente minore. Un pochino perché Merlo era stato indicato dallo stesso Repetto.
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