Posta foto del bimbo migrante morto, Fb lo banna per "pedopornografia"

La denuncia di un docente universitario romano: dopo le segnalazioni di molti utenti, il suo profilo è stato bloccato. La foto del bimbo migrante censurata

Posta foto del bimbo migrante morto, Fb lo banna per "pedopornografia"

Facebook ha bannato per 30 giorni un docente universitario romano, Fabio Sabatini, per aver postato sul proprio profilo la foto del bimbo migrante morto annegato nel Canale di Sicilia appena pochi giorni fa. La motivazione? Quello scatto, che ritraeva il piccolo migrante, nudo, mentre galleggiava senza vita fra le onde, sarebbe stato considerato assimilabile a un'immagine di pedopornogragfia.

A riferirlo è lo stesso professore, che insegna Politica economica all'università La Sapienza a Roma. Nel corso di questa settimana Sabatini aveva condiviso sul social fondato da Mark Zuckerberg una delle immagini del naufragio scattato dal personale a bordo della nave della ong spagnola "Proactiva Open Arms", la prima a giungere sul luogo del disastro per portare soccorso (recuperando tra l'altro anche una donna fortunatamente ancora in vita).

La sua voleva essere una denuncia, un tentativo di sensibilizzazione enfatizzato anche da alcune considerazioni personali: "Non posso non rivederci mia figlia, nel corpo inerte di quel piccolo naufrago migrante. Sono tutti nostri figli quei bambini, e come loro hanno diritto ai nostri sforzi di salvataggio e di cura".

Eppure quella foto ha raccolto un'ondata di segnalazioni, che hanno portato alla sospensione temporanea dell'account.

La vicenda si è però conclusa nel tardo pomeriggio di ieri, con una nota da parte di Facebook stessa: "Abbiamo rimosso il contenuto per errore e ora lo abbiamo ripristinato. Ci siamo scusati con l'utente per l'inconveniente causato".

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