Povero Bob Kennedy: la crisi boccia la sua scuola (nata dove l'hanno ucciso)

Doveva sorgere al posto del demolito Ambassador Hotel dove nel giugno del 1968, in piena campagna elettorale, un colpo di pistola mise fine alla sua vita a soli 42 anni. Ma costa troppo: 578 milioni di dollari. E in California si è già scatenata la polemica. Senza sconti

La crisi economica e i tagli di bilancio non risparmiano nessuno, nemmeno la memoria di Bob Kennedy. A Los Angeles è polemica aperta sulla scelta dell'amministrazione scolastica di costruire una scuola per rendere omaggio al fratello di Jfk, una delle icone degli anni Sessanta. L'Istituto, che verrà inaugurato il 13 settembre, sorge proprio nel luogo in cui si trovava l'Ambassador Hotel, l'albergo abbattuto 21 anni fa dove Bob venne ucciso il 6 giugno 1968, in piena campagna elettorale, quando aveva appena 42 anni. Non si tratta però di una scuola normale, ma di un palazzone, costato ai contribuenti californiani la bellezza di 578 milioni di dollari, cioè 448 milioni di euro.
Tanti soldi, tantissimi se si pensa alla crisi finanziaria che attanaglia da due anni gli Stati Uniti. Da qui le proteste furibonde. Il «Robert F. Kennedy Community Schools», così si chiama il progetto, è una mega-struttura di lusso, in acciaio e cristallo, con tanto di piscina, auditorium, campi da calcio. I difensori del centro scolastico ricordano che questo centro sarà destinato a 4200 studenti, dall'asilo al liceo, soprattutto «latinos» che vivono in una delle zone più popolari di Los Angeles. «L'istituto - spiega Monica Garcia, presidente del Los Angeles School Board - decongestionerà le altre scuole della zona, sovraffollate da anni. E poi sono orgogliosa di poter annunciare che questa scuola avrà strutture di livello mondiale. Si tratta di un grande investimento, ma fatto per il bene dei nostri figli e per il futuro della nostra comunità».
Di parere opposto Gloria Romero, una parlamentare locale repubblicana: «Stiamo parlando di una spesa di 578 milioni di dollari in un momento in cui - attacca - il nostro sistema scolastico è in profonda crisi. Solo l'anno scorso per motivi finanziari in California sono stati licenziati oltre 2.200 insegnanti. In più, sempre per colpa delle risorse sempre più scarse, abbiamo ridotto l'anno scolastico di una settimana». Ma il mega-progetto non piace nemmeno alle associazioni di genitori: «Il modo migliore per ricordare e rendere omaggio a Bob Kennedy era costruire una grande scuola, non un grande palazzo». Critiche che deprimono ancora di più Paul Schrade, un ex consulente politico di Rfk, che ha fatto della difesa della sua memoria, la sua missione di vita. Quella maledetta serata in cui la pistola Sirhan B. Shiran, un giordano di origine palestinese, spezzò la speranza di una generazione, non solo di americani, Paul era accanto a Bob, nella sala da ballo dell'Hotel. E lui stesso venne ferito da un colpo di striscio sulla mano. «Abbiamo già perso la battaglia per tenere in piedi l'Ambassador. Ora - aggiunge - dobbiamo subire sentire chi non vuole questo istituto. È quello che lui avrebbe voluto. Il miglior omaggio che gli Stati Uniti potessero fare alla sua memoria.

Ogni volta che vedeva bimbi poveri che non andavano a scuola si batteva per poter fare qualcosa per loro». Pensare che citando George Bernard Shaw, Bob Kennedy diceva: «Ci sono quelli che guardano le cose come sono e si chiedono perché e quelli come me che sognano cose che non ci sono mai state e si chiedono perché no?»

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