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Prandelli difende Cassano:«Nessuno crea assist e palle gol come lui»

Il tecnico promuove il suo folletto e l'Italia:«Si è vista personalità. A parole sono tutti bravi. Se Antonio avesse continuità, giocherebbe da dieci anni in grandi squadre». Il ct legge le critiche? Figuriamoci! «Preferisco un libro»

Critiche? Figuratevi cosa interessano a un cuor contento come lui. Cesare Prandelli è il solito mix tra presunzione mascherata e furbizia un po' ruffiana. «Se c'è qualcosa che non mi è piaciuto dei giudizi sulla mia Italia, non lo dirò mai. Di solito quando apro il giornale è trovo qualche critica viro sul libro che mi porto dietro». Ovvio l'interrogativo. E stavolta come è andata? «In aereo ho letto tutto il tempo il volume che avevo in valigia».
Se avesse letto tutti i giornali non gli sarebbe bastata una biblioteca. Prandelli salva Cassano. «Sfido qualsiasi analista a trovarmi un giocatore che riesce a creare 5 palle gol e cinque assist. E lui lo ha fatto. Se avesse anche la continuità, giocherebbe da dieci anni chissà dove».
Il ct è soddisfatto della partita giocata contro l'Irlanda del Nord: pareggio e senza reti. Situazione leggermente più complicata. Promossa la nazionale e il suo folletto. «Io sono molto contento della gara di Cassano. Ha tenuto la posizione giusta per tutta la partita e ha tenuto ancorata la loro linea difensiva, la sua posizione mi ha soddisfatto molto».
Confermando la propria «soddisfazione» anche il giorno dopo lo 0-0 di Belfast, Prandelli sostiene che per arrivare al gol «sarebbe bastato veramente poco» e che quindi non c'é da lamentarsi troppo. «Da questa partita portiamo a casa di positivo la personalità dimostrata in un confronto con avversari che alla vigilia minacciavano una partita tutta all'attacco... A parole son tutti bravi».
Ora attenzione all'impegno di martedì sera a Genova contro la Serbia, sconfitta a sorpresa in casa per 3-1 dall'Estonia. «Non mi piace affrontare un avversario appena ferito: loro hanno un grande tasso tecnico e vorranno reagire subito», ha detto Prandelli. «Ma che sarebbe stato un girone difficile e con tante sorprese lo sapevamo. Per le scelte ho due giorni di tempo». Scelga bene.

Anzi, meglio.

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