Antonino Torre
«Lo slittamento dellapprovazione del Piano territoriale paesistico regionale (Ptpr), oltre a ritardare il via libera al Piano regolatore (Prg) della capitale, potrebbe scatenare una serie di contenziosi nei Comuni del Lazio e gettare nel caos lurbanistica regionale». È quanto sostiene il capogruppo della Dc in consiglio regionale Fabio Desideri. «Le procedure per snellire lattuazione dei Piani regolatori comunali - spiega Desideri - dovrebbero entrare in vigore dopo ladozione del Ptpr (che tutela lidentità naturalistica di un territorio stabilendo limitazioni da rispettare nei Piani regolatori) da parte della Regione. Secondo lassessore allUrbanistica ciò avverrà entro questo mese anche se noi abbiamo molti dubbi, mentre lapprovazione definitiva del Ptpr è stata rinviata, comè scritto nel testo di giunta, a entro il 31 dicembre 2007». «Facciamo ora un esempio. Un qualunque comune del Lazio - aggiunge lesponente Dc - conclude liter del proprio Prg nel periodo di mezzo, cioè dopo ladozione e prima dellapprovazione del Ptpr da parte della Regione. Comè logico, intraprende lopera di trasformazione del proprio territorio, rilasciando concessioni. Fin qui tutto bene. Un bel giorno però, non si sa quando, il consiglio regionale comincerà a dibattere le osservazioni allo stesso Ptpr e ad apportare, come sempre avviene, delle modifiche allo strumento originariamente adottato, per formulare la definitiva approvazione».
«A questo punto - prosegue Desideri - la domanda sorge spontanea: quale sarà il destino di quelle aree la cui trasformazione edilizia già iniziata (perché compatibile al momento delladozione del Piano paesistico) risultasse invece in contrasto con lo strumento definitivamente approvato? Si chiederà ai comuni di ritirare le concessioni? Oppure, come appare più probabile, si apriranno contenziosi a non finire?». «In questultimo caso - conclude lesponente Dc - chiediamo allassessore allUrbanistica: si potrebbero evidenziare responsabilità per la Regione?».
Sul rinvio del Prg interviene anche An. «Lo slittamento dei tempi che si profila per la definitiva approvazione del Piano regolatore da parte della Regione Lazio - fanno notare i consiglieri comunali Marco Marsilio, capogruppo, e Sergio Marchi, vicepresidente della commissione Urbanistica - è una notizia di una inaudita gravità. Dovè finito il clima di grande collaborazione istituzionale con cui Veltroni aveva salutato la vittoria di Marrazzo, e in virtù del quale aveva solennemente promesso ai cittadini romani tempi rapidi e lentrata in vigore del Prg entro il 2006?».
«Questa ennesima dimostrazione dellincapacità della sinistra di tener fede alle promesse elettorali - aggiungono i due esponenti di An - provocherà il blocco di progetti importanti per la città, creerà nocumento per importanti settori produttivi della capitale e danneggerà i cittadini di Roma che, soprattutto nelle periferie, attendono da anni certezze. Fosse accaduto quando la Regione era amministrata dal centrodestra, avremmo udito levarsi dal Campidoglio grida indignate.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.