Michela Giachetta
Ringraziamenti da una parte e rivendicazioni dallaltra, il giorno successivo allapprovazione del Prg. Ma anche fretta di accelerare i tempi e di rendere attuativo il prima possibile il documento varato la scorsa notte. «Potrebbe essere operativo entro lanno», ha dichiarato il sindaco.
Ma questo desiderio pare di difficile realizzazione. «Non è possibile che il Prg diventi operativo entro il 2006 - spiega il capogruppo della Lista Storace alla Pisana, Fabio Desideri -. Le modifiche alla normativa urbanistica regionale, che stabiliscono tempi più stretti per i nuovi strumenti urbanistici (qual è il Prg), entreranno in vigore solo dopo ladozione del Piano paesistico regionale, che attualmente è ancora in fase di definizione, ma forse Veltroni non lo sa». «Occorre quindi - sottolinea Desideri - che prima venga approvato questo documento, solo dopo sarà possibile adottare la tempistica abbreviata prevista dalla nuova normativa».
Ma ieri è stata anche la giornata di ringraziamenti e rivendicazioni. Il sindaco, nellaula Giulio Cesare, ieri, dopo aver sottolineato i punti fondamentali del Piano, ha elencato tutte le persone che hanno collaborato allapprovazione dello stesso documento. Un documento che, queste le parole di Veltroni, «rende la città più moderna e più giusta», e che ha al suo interno «la tutela del verde, la cura del ferro, la scelta di puntare sulle grandi opere e sullarchitettura contemporanea». Ringraziati quindi tutti gli esponenti della maggioranza, ovviamente, ma anche dellopposizione: «Insieme siamo riusciti a creare un clima di concertazione». An, da parte sua, ha rivendicato i risultati ottenuti, attraverso le proposte di modifica al Piano. «Lapprovazione del Prg - sottolinea il candidato sindaco Gianni Alemanno - è avvenuta anche grazie allimpegno di Alleanza nazionale che ha rinunciato a ogni forma di ostruzionismo». «An - continua il ministro - è riuscita anche a ottenere che subito dopo lapprovazione del Prg venisse approvata la delibera per lindividuazione delle aree per ledilizia popolare, che finalmente potranno cominciare a dare una risposta al problema della casa a Roma». Grazie allapprovazione di questa delibera sono stati individuati circa 7mila alloggi per ledilizia residenziale pubblica.
Parla poi di «paradosso» Alemanno, riferendosi al fatto che «unora dopo il voto favorevole al documento è stata approvata una variante al Piano appena approvato, il che dimostra i problemi di fondo che limitano la valenza progettuale del Prg». «Per questo - aggiunge il ministro - auspico che questo sia lultimo Prg della città». «Quello che serve a Roma - continua Alemanno - è un piano di sviluppo integrato dove il disegno della città sia frutto di un progetto di sviluppo economico e sociale e che utilizzi gli strumenti urbanistici municipio per municipio». «Nel futuro - conclude il ministro - dovremo dare una cornice alla città e una indicazione di regole e di certezze che non siano semplicemente la fotocopia e la riedizione di quanto in qualche modo è stato già pattuito e definito in termini di espansione edilizia della città stessa».
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