Primo sciopero del «Sole» in Borsa

Berlusconi e Fini favorevoli all’opzione italiana. Bianchi: avanti le due proposte

da Milano

Oggi Il sole 24 ore, a sole due settimane dalla quotazione in Borsa, non è in edicola per uno sciopero proclamato ieri all’unanimità (2 astenuti) dall’assemblea dei redattori. L’agitazione è stata decisa subito dopo la comunicazione al comitato di redazione del rientro in redazione dell’ex direttore delle risorse umane, come caporedattore in «Finanza». «È un precedente gravissimo e inaccettabile - sostiene il cdr - che vengano decise promozioni nel quotidiano per meriti acquisiti non in redazione bensì in azienda, quando è noto che la confusione dei ruoli non garantisce l’indipendenza dell’informazione. Viene inoltre confermata in questo modo, ancora una volta, l’assenza di ogni attenzione verso il capitale intellettuale della redazione che costituisce, insieme all’autonomia, la fonte primaria della creazione del valore nelle aziende editoriali.

Fatto ancora più grave oggi che il gruppo si è quotato in Borsa»: tanto più che l’ordine di servizio è stato firmato «dall’ad e non dal direttore responsabile». Il quale, Ferruccio De Bortoli, avrebbe parlato di una scelta a lui imposta.

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