Milano Prima il piacere della goleada (quattro gol in un tempo) poi il dovere di rimettere a posto le pedine. Prima la difesa allegra, poi il ritorno alle vecchie abitudini, in particolare della Lazio. Che parte col nuovo modulo e via via lo corregge fino a difendersi alla maniera di sempre, con un solo attaccante e tutti dietro la linea della palla. Si può capire. Troppo ghiotto il 2 a 2 alla portata dei romani che nella prima parte esaltano la bravura e la vivacità dei due nuovi bomber Klose e Cissè ma poi devono votarsi alla solita collaborazione del palo per trovare riparo dal ritorno prepotente del Milan che specie nell'avvio della ripresa spreca in sequenza almeno tre palle-gol per riprendersi la partita e cominciare la sua nuova stagione con un successo. Nell'occasione i campioni sfoderano un Cassano da mille e una notte, utile a recuperare lo 0 a 2, prezioso nel mettere al muro la difesa laziale e in gran spolvero per tutta la sfida. Cassano fa quasi tutto, molto più degli sprazzi ammirati in Nazionale e nelle rare amichevoli: si vede che è al meglio della condizione, si vede che ha voglia di stupire e di zittire le critiche che devono arrivargli anche da Milanello. Il Milan paga pegno per una partenza lenta e anche distratta: è che se fosse ancora in sciopero nei primi 20 minuti quando concede alla Lazio campo e anche il governo del gioco oltre che del pallone. Così Reja si ritrova improvvisamente a comandare con 2 glol di vantaggio e comincia a pensare, dopo 22 anni, di riuscire a vincere nello stadio stregato. E invece niente. Si lascia rimontare, rischia l'osso del collo e alla fine deve considerarsi persino soddisfatto del 2 a 2.
Difese allegre e attaccanti già in forma: il campionato comincia con i fuochi d'artificio di Klose e Cissè, di Ibra e Cassano. In una sola frazione regalano emozioni e scandiscono gli affanni rispettivi, specie dove un tempo Nesta e Thiago esercitavano il loro dominio e Reja la propria vocazione. Lento e macchinoso il Milan, infilato subito dal primo numero d'alta scuola del tedesco che si beve con un pallonetto Nesta, più tardi beffato e anticipato da Cissè, di testa, entrambi azionati dal mancino ispirato di Mauri. Sotto di due gol, interviene il ko di Gattuso (portato in ospedale per un dolore all'occhio, di cui peraltro si lamentava già nei giorni scorsi) a sistemare meglio il Milan: Van Bommel ricuce lo sbrego e con maggior cura distribuisce palloni e gioco utili alla compagnia rossonera. Cassano e Ibra si cercano e si trovano a occhi chiusi ed è un giochino per lo svedese chiudere il triangolo dettato dal barese, capace di avvitarsi su un angolo per acciuffare il meritato 2 a 2. Tutto in quattro avvolgenti minuti, col contributo sgradito ai laziali, di Zauri il quale scava dalla sua parte inattese buche.
Difese allegre e poco rodate. Nella ripresa balla quella laziale sotto i colpi di maglio inferti da Cassano che suggerisce varchi utili, centra un palo e tenta di mandare in gol Ibrahimovic. Non gli riesce ma non ha molto da farsi perdonare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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