Profumo: «I bonus di Unicredit sono in linea con la Bce» Apertura a Ferrero per Cadbury

Unicredit è allineata con la Banca centrale europea in materia di rafforzamento patrimoniale e di compensi ai dirigenti. «Il percorso che abbiamo fatto attraverso i due aumenti di capitale, trattenendo l’utile dello scorso anno e pagando il dividendo in azioni», significa essersi «mossi nella direzione indicata da Trichet», ha sottolineato l’amministratore delegato Alessandro Profumo. E lo stesso vale per quanto riguarda i compensi ai manager: Piazza Cordusio «ha fatto veramente molto». Già quest’anno sui risultati del 2008, che sono stati positivi, «non abbiamo percepito alcuna parte variabile, perché il nostro sistema di governance prevede che ci sia una correlazione tra l’andamento dell’azienda e il compenso».
Profumo si è poi soffermato sulla richiesta del presidente dell’Abi, Corrado Faissola, di rivedere la normativa fiscale delle perdite su crediti ai fini Irap: quando «ci viene chiesto di continuare a sostenere giustamente l’economia in una fase critica, e questo sostegno in alcuni casi si tramuta in perdite, è un po’ particolare che queste non si possano dedurre». Nell’ultimo trimestre, ha indicato l’ad, Unicredit ha registrato un «carico fiscale superiore al 100%». Secondo Faissola, il sistema bancario italiano potrebbe registrare a fine anno perdite su crediti per 20 miliardi di euro.


Quanto, infine, alla partita Cadbury, Unicredit ha fatto sapere, pur precisando di non essere ancora stata contattata, di essere pronta a sostenere Ferrero. Quest’ultima punterebbe alla divisione caramelle e chewing gum con un’operazione tra i cinque e gli otto miliardi di euro.

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