Nella seconda parte del precedente articolo sulla SEO abbiamo fatto riferimento ad alcune leve psicologiche, usate da diverse agenzie e freelance nelle offerte promozionali in bella vista nei loro siti web, per attirare l’attenzione dei propri visitatori.
Tali affermazioni hanno suscitato la curiosità di qualcuno e del fastidio per altri, infatti, abbiamo ricevuto delle mail, dove c’era chiesto il nostro punto di vista su come valutare la serietà e professionalità di aziende che offrono servizi legati alla promozione on-line, allegando anche alcuni preventivi raccolti (senza citarne la fonte); la stessa situazione si è verificata attraverso social network o gruppi di discussione, dove partecipiamo per confrontarci con altri addetti ai lavori.
Ammettiamo di non aver approfondito in modo impeccabile la questione e magari alcuni punti potevano essere fraintesi, quindi ci scusiamo per questa cosa. Abbiamo raccolto tutti gli interventi e interazioni sociali che si sono generate, le abbiamo analizzate una a una e tra tutte ne abbiamo scelta una in particolare che ci ha colpito maggiormente, poiché racchiude in poche righe tutti i fattori cardine che avvalora in modo netto il nostro punto di vista su alcuni scenari del panorama del Web Marketing riguardo all’offerta:
Quando voi offrite una consulenza SEO o SEM, cosa garantite ai vostri clienti?
Quali sono gli obiettivi?
Un numero di visite mensili? La prima pagina per determinate parole chiave? Oppure utilizzate delle formule tipo Pay per Lead o affini ?
Vi chiediamo questo perché noi offriamo la formula del posizionamento garantito, mixando gli obiettivi sopra citati e dal momento che nel vostro articolo avete affermato che si tratta solo di frasi per accaparrarsi i clienti, ci piacerebbe capire cosa dovrebbe offrire un’agenzia SEO.
Da noi sono cinque anni che arrivano tantissimi clienti mazzolati da SEO specialist che con questa storia che non si può garantire nulla, si sono fatti pagare fior fior di soldi senza produrre mezzo risultato.
Prima di rispondere ai nostri lettori vogliamo fare una piccola premessa, e cioè che non amiamo giudicare l’operato altrui senza aver prima raccolto testimonianze o chiudere gli occhi e puntare il dito per il solo motivo che abbiamo di fronte un competitor. Quando affermiamo qualcosa è perché ci sono dei fattori oggettivi che lo testimoniano o perché dati alla mano li abbiamo messi al vaglio di numerosi influenti addetti ai lavori. ci confrontiamo cercando di stabilire quando alcuni modi di operare o di pubblicizzarsi possano rientrare nei canoni etici del Web Marketing o meno, e facciamo tutto ciò perché il nostro sforzo possa essere un supporto bidirezionale, veicolando la giusta informazione ed educhi sia chi genera la domanda e sia chi risponde al mercato con l’offerta, cercando di colmare quel vuoto di cultura antropologica che al giorno d’oggi si evidenzia spesso e dà vita a una visione non reale delle professioni legate a SEO e SEM.
Quali sono le garanzie che un SEO/SEM deve offrire?
Partiamo dal presupposto che ogni cliente, progetto, sito web e tutto ciò che fa parte della domanda di un mercato, ha delle esigenze, dinamiche e tempistiche differenti tra loro, pertanto ogni qualvolta bisogna prima di tutto eseguire un’analisi di tutti i fattori che ne fanno parte.
Il cliente:
•Bisogna capire chi abbiamo davanti, di cosa si occupa realmente all’interno della sua azienda
•Delimitare se il suo business rientra in quello delle grandi realtà o nelle PMI
•Ascoltarlo e instaurare un rapporto amichevole e di confronto per riuscire a definire quali sono gli obiettivi che si è posto
•Stabilire il target al quale si vuole rivolgere
•Percepire se è realmente interessato al canale di Internet per promuovere il suo business e quanto è disposto a investire
Il progetto:
•Eseguire un’analisi della domanda e dell’offerta in relazione al mercato di appartenenza
•Intercettare quale target è più tendente al tipo di prodotto/servizio offerto
•Appurare fattibilità e convenienza degli obiettivi
•Prevedere una prospettiva in termini di miglioramento
•Calcolare le tempistiche e il tipo d’investimento
Il sito web:
•Eseguire un’analisi dei fattori on/off-page
•Testare l’User Experience
•Capire se risponde realmente a tutti i punti che il progetto include
L’insieme dei punti sopra citati testimonia il motivo per il quale non è possibile pubblicizzarsi con frasi come quelle elencate nel precedente articolo.
Com’è possibile scrivere su un sito aziendale di un’agenzia SEO/SEM cose tipo: “Posizionamenti garantiti in prima pagina su Google”
Se siamo contattati da un prospect che possiede un sito web nato da qualche giorno e vuole promuoverlo per la parole chiave ad alto tasso competitivo tipo “hotel roma” riusciamo a colmare le aspettative che il cliente ha materializzato leggendo la propaganda esposta sul nostro sito?
La risposta è sicuramente NO! Chi offre servizi e consulenze per la promozione on-line, bisogna che inizi a educarsi a veicolare informazioni in modo corretto ed etico, il settore per espandersi e avvalorare l’operato di tutte quelle figure professionali che ne fanno parte, richiede trasparenza e di fatti e non solo parole; questo concetto sta alla base del Web Marketing.
Finendo, un’agenzia o un freelance SEO/SEM deve pubblicizzarsi con frasi promozionali che inducano i lettori a considerare vari aspetti del Web Marketing e non a fargli credere che tutto sia possibile, e il fine ultimo è garantire una sola cosa nelle offerte e nei contratti che presenta ai propri clienti: Risultati positivi che rispecchiano l’obiettivo finale del cliente, ovvero un guadagno maggiorato in funzione delle nostre azioni e in rapporto con quanto abbiamo fatto investire al cliente (ROI).
Posizionare una pagina di un sito web in prima posizione su Google, che genera migliaia di visite e che come risultato concreto si ottiene solo un tasso di abbandono altissimo, non è un traguardo raggiunto da parte di un SEO/SEM, né tantomeno una garanzia per il nostro cliente; almeno che l’obiettivo non è quello di guadagnare con Adsense ma, questo è un discorso a parte.
Esistono dei modelli di offerte da applicare nei preventivi e contratti per la promozione dei siti web?
Di modelli di business per il Search Engine Marketing ne esistono molti e possono essere attuati tutti, sia individualmente sia, mixandone più di uno tra loro.
Ciascuno ha delle caratteristiche, positive e negative, che ci permettono di poter stabilire se rispondono alle esigenze del cliente e alle nostre, e decidere se sia possibile attuarli.
In questo scenario bisogna fare molta attenzione al tipo di cliente con cui abbiamo a che fare e che tipo di budget è disposto a investire, difatti uno dei problemi che affligge SEO e SEM è di riuscire a vendere servizi alle PMI con un low-budget; in questo contesto bisogna fare una scelta, accettare la commessa o rifiutarla.
Vediamo come gestire tale scelta e quali sono i fattori che la determinano.
Premettiamo che noi ci basiamo molto anche sull’aspetto complessivo del progetto, se non sono presenti fattori che ci entusiasmano e capiamo che non ci sono le basi per partire, come ad esempio la vendita di prodotti o servizi che non interessano a nessuno o che siano presentati in modo spinto ma in assenza di valore, allora rifiutiamo senza valutare nemmeno il budget; è capitato anche di rifiutare lavori perché non c’era simpatico il cliente o, l’esatto contrario, dove abbiamo lavorato quasi gratis perché ci piaceva il progetto e abbiamo preso a cuore il cliente ma, queste sono sensazioni soggettive, quindi esulano dal contesto di quest’articolo.
Il cliente ha come obiettivo il posizionamento fine a se stesso o segue delle linee ben definite per promuovere prodotti/servizi che hanno un valore percettibile sul mercato?
La risposta a questa domanda è fondamentale poiché può gravare in modo rilevante sulla gestione del progetto.
I prospect di primo tipo tendono a mirare alle prime posizioni per parole chiave non proficue e che sono ad alto tasso di competitività, numero elevato di keyword secche che genererebbero soltanto traffico non qualificato e il budget messo a disposizione non coprirebbe nemmeno le risorse per eseguire un’analisi approfondita; la maggior parte di questi clienti sono abituati a chiedere sconti, a pensare che il lavoro dei SEO e SEM sia qualcosa che si esegue in poche ore di lavoro e a ogni nostra considerazione rispondono con esclamazioni da super tecnici tipo:
“ma nooo, ma che ci vuole … –“tutti questi soldi? Ma tizio me lo fa a dieci volte meno … –“Ma io ho letto sul sito X che funziona in questa maniera … –“Sai, penso che tu mi voglia rubare i soldi …
Ecco, in questi casi è meglio troncare subito i rapporti e non perdere tempo nemmeno a rispondere a mail dal contenuto “rovina fegato” la professione di consulente si basa sulla reciproca fiducia e se manca questo fattore non ha senso di esistere un rapporto di collaborazione.
I prospect di secondo tipo invece, hanno le idee più chiare, vi presentano un piano ben definito di quello che vorrebbe mettere in piedi e si presenta da subito con molta chiarezza anche sulla parte di budget che ha disponibile da investire, con la consapevolezza che non è possibile avere il top dei servizi e dei risultati con una cifra limitata, quindi vi chiederà con molta umiltà quali strategie si possono attuare per riuscire a emergere nel web.
Come notate, questo scenario è totalmente diverso dal primo, infatti, il cliente ci mette a nostro agio e ci ha inquadrato per quello che siamo realmente, dei consulenti; quindi qui bisogna giocare la carta dell’esperienza, riuscendo a presentare un piano di business che possa portare risultati al cliente e che non faccia spendere troppe risorse a noi. Il criterio migliore in questi casi è di concentrare tutte le risorse per far si che il business del cliente sia intercettato da un target molto circoscritto ma che allo stesso tempo porti delle visite ultra qualificate che generino un tasso di conversione medio/alto e quindi riuscire a convogliare tutto su un gruppo ristretto di parole chiave; in soldoni bisogna stabilire fino a quale profondità necessitiamo di spingerci per trovare una nicchia ben definita.
Detto ciò, non vi resta che valutare se accettare o no la commessa; naturalmente il tutto può variare da settore a settore e la cosa che mi preme ricordare è che il discorso quadra nel momento in cui siamo consapevoli di conoscere il nostro grado di esperienza e professionalità in materia, infatti, non è possibile far gravare sul budget del cliente una nostra limitazione.
Nulla toglie che ognuno è libero di lavorare come meglio crede ma, questa descritta è la visione che in molti hanno e abbiamo voluto riportarla e condividerla con voi.
Vorremmo chiudere con un nostro pensiero cui siamo molto legati, e cioè quello della condivisione e collaborazione. Tenete sempre a mente che oggi giorno la cosa, che conta di più in qualsiasi settore è la reputazione, se quest’ultima viene a mancare, saremo esclusi da qualsiasi obiettivo vogliamo raggiungere. Con la crescente evoluzione e l’uso dei Social Network, le persone e quindi anche i nostri clienti, possono influire sia positivamente sia negativamente sulla reputazione della nostra azienda o dei servizi che offriamo; a tal proposito ci teniamo a precisare che usare comportamenti non etici, vi renderà partecipi in prima persona del fallimento di tutto quello che avete creato con tanto sforzo.
Pertanto se vi occupate di SEO o SEM, iniziate a valutare la partecipazione a gruppi di discussione, a forum, social network e rendetevi partecipi, confrontatevi con i vostri competitors, non abbiate paura di condividere le vostre strategie, fatele conoscere e chiedete cosa ne pensano gli altri, accettate le critiche e i consigli e metteteli in atto.
Vi assicuriamo che possono nascere ottime collaborazioni, e quando si fa gruppo è più facile trasmettere il giusto messaggio e far crescere lo sviluppo del vostro settore.
Alessandro Politanò – Promozione Siti
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