Roma - Salta l’accordo cui si stava lavorando per apportare modifiche condivise al decreto emergenze in discussione alla Camera ed evitare quindi il ricorso alla fiducia. Una marcia indietro del governo che ha fatto irritare il presidente della Camera, Gianfranco Fini, che, di fronte all’esitazione dell’esecutivo, ha "minacciato" di applicare il lodo Iotti. Da qui la decisione del governo di non porre la fiducia. Questo pomeriggio si esamineranno gli emendamenti e alle 13 di domani ci sarà il voto finale sul dl Protezione civile.
Fini minaccia il lodo Iotti Il cosiddetto "lodo Iotti" risale
ai tempi in cui Nilde Iotti era presidente della Camera. Nella prassi
è previsto che, in caso di fiducia, gli emendamenti possano essere
discussi ma non votati. La norma di riferimento è il comma 2
dell’articolo 116 del Regolamento della Camera che regola appunto la
questione di fiducia.
In base alle interpretazioni dell’articolo, su parere conforme
della Giunta per il Regolamento, dal momento che la questione di
fiducia dà vita ad un iter autonomo e speciale, è possibile che
nella fase successiva possono prendere la parola, per una sola volta e
per un tempo non superiore a 30 minuti, i presentatori delle proposte
emendative non ancora illustrate. Tale fase non è in alcun modo
riferibile all’articolo 85 del regolamento (sulla discussione degli
articoli), ma va disciplinata in base alle generali disposizioni
dell’articolo 43, secondo le quali ciascun deputato può parlare una
sola volta nella stessa discussione.
Fini aveva già fatto riferimento al "lodo Iotti" a settembre
2009 durante l’iter del decreto legge correttivo della manovra
anticrisi.
Bertolaso: "Niente scudo sui commissari" Niente "scudo" per chi opera nelle situazioni di
commissariamento, niente fiducia sul decreto relativo alla Protezione civile, perchè "non abbiamo
nulla da temere, vogliamo solo assicurare un clima di maggiore serenità e collaborazione
possibile". Lo ha detto il sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso ai giornalisti in
Transatlantico, commentando l’accordo tra maggioranza e opposizioni sancito nel corso della
conferenza dei capigruppo.
Quella dello scudo per chi operava nelle situazioni di commissariamento "era solo una norma a
tutela dell’amministrazione" ha aggiunto il capo della Protezione civile, aggiungendo che "quello
che conta è che il provvedimento passi nel suo complesso".
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