Prove di festa per l'Inter Il Cagliari rovina tutto

Nerazzurri dai canti ai mugugni. Mou: "Zitto per sempre". Roma: il Totti-day cancella l'incubo. A Genova un Milan brutto e in disarmo perde ma trova il terzo posto. La Juve affonda con il Parma

Prove di festa per l'Inter 
Il Cagliari rovina tutto

Milano - Sette reti, c’era tutto per far festa e non umiliare il Chievo. Quattro l’Inter, tre il Chievo, due autogol, in aggiunta una traversa (Stankovic) e un palo (Pandev). Insomma lo spettacolo non si è voluto negar nulla. La pioggia a frenare bollenti spiriti di San Siro. «È qui la festa!», strimpellava un refrain di sottofondo che i 70mila del Meazza canticchiavano nell’intimo. Poi il Cagliari è franato, la Roma non c’è stata, festa rinviata con il tanto di thrilling che non guasta. Difficile pensare che domenica l’Inter si lasci imbavagliare dal Siena. Ma la regia tiene tutti a fiato sospeso.

Inutile raccontare che i mugugni nerazzurri sono quelli che tutto il mondo canta: spreco di allusioni, occhi puntati sui gol della Roma. Moratti che dice: «Tira brutta aria», riferendosi a deferimenti e affini. La curva che scrive a Mou: «Se mi lasci non vale». E quello che, col solito garbo, risponde ai giornalisti. «Tornare a parlare? Mai». Al massimo parlerà con gli spagnoli, dopo il trasloco. All’Inter dicono di non sapere. Ma intuiscono.

Ecco questo è il quadretto dell’ultima di campionato a San Siro con la squadra più forte in Italia (a prescindere da come finirà il campionato) che dovrebbe avere il sorriso sulle labbra per un’annata forse trionfale. No, solo mugugni e veleni. E il meglio recapitato dal campo: due autogol davvero casuali (si spera), poi un lungo giocare tenendo il Chievo al guinzaglio. Inter con qualche momento di debolezza fisica, magari un po’ sprecona. Ma c’è il tanto per vedere un bel gol al volo di Cambiasso, un assolo con pallonetto di Milito e uno schizzo di classe in contropiede di Balotelli.

Firma di tre protagonisti, ciascun a modo suo nella stagione. Copione ben studiato.

Salvo addormentarsi in scena nell’ultima mezzora e permettere al Chievo il gol casuale di Granoche e quello cercato da Pellissier. Un pizzico di brivido. Sarebbe servito per render più dolce il the end. Poi Totti ha tirato due calcioni.

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