RomaNo, guai, le Province non si toccano. La Casta rivince, ma del resto non cera partita: grazie al voto contrario di Pdl e Lega e soprattutto alla decisiva astensione del Pd, la Camera dice no alla proposta di soppressione presentata dallIdv. E alla fine Antonio Di Pietro se la prende con il partito di Bersani: «É stato un tradimento». Molto critico anche Pier Ferdinando Casini: «Mi dispiace molto perchè stavolta i democratici hanno perso loccasione per fare una cosa saggia, visto che se avessero votato a favore, il governo sarebbe andato in minoranza».
Il provvedimento proposto dallItalia dei Valori proponeva semplicemente di cancellate le due parole, «le Province», dal Titolo V della Costituzione. Ma con i dipietristi si è schierato soltanto il terzo polo: Risultato, 225 no, 83 sì, 240 astenuti. «Un voltafaccia generalizzato rispetto ai programmi e agli impegni presi con i cittadini - insiste infuriato lex pm - . Dellabolizione di quegli enti locali, inutili e costosi, se ne parla ormai dal 1960. Tutti hanno fatto a gara a far sognare gli italiani sul fatto che si sarebbe tagliata la Casta eliminando le Province, la verità è che cè unenorme distanza tra la chiacchiera elettorale e i fatti istituzionali».
Sotto accusa il Pd: «Mi ricordo che in campagna elettorale sia Berlusconi che Veltroni si erano molto impegnati su questo punto», dice Casini. «Cè stato un comportamento patetico anche nella nostra coalizione - si lamenta Di Pietro - , qualcuno ha chiesto lennesimo rinvio per riflettere». Ce nè pure per la Lega: «Parla tanto di costi e sprechi della politica, poi è sempre in prima fila quandi si tratta di sistemare e difendere le cadreghine locali». Insomma, poteva essere «un prino passo per risparmiare, invece in aula si è ritrovata una maggioranza trasversale. La maggioranza della Casta». «LItalia non si può permette otto livelli di governo», aggiunge Francesco Rutelli.
Pierluigi Bersani replica così: «Noi abbiamo le nostre proposte, non facciamo delle tirate demagogiche. Noi siamo dellidea di accorpare le Province perche eliminarle del tutto non è possibile. In quesgli enti ci sono infatti delle cose inutili ma anche altre utilissime, come i permessi sullurbanistica. Come si fa a tagliare con laccetta?».
In realtà lastensione democratica è il frutto di un difficile compromesso che è arrivato al termine di una lunga seduta autoscienza. Quattro ore di discussione, unassemblea di gruppo con decine di interventi, una spaccatura radicale.
Province, niente tagli. Complice il Pd
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