La vicenda Prysmian-Draka - ovvero lofferta italiana sulla società olandese di cavi, contrastata da una parallela offerta cinese - ha un valore simbolico: perché paventa ciò che potrà accadere in futuro alle imprese europee ogni volta che andrà in vendita qualche eccellenza tecnologica in settori nei quali i cinesi intendano crescere. Forti di smisurate possibilità economiche, di determinazione senza pari, di un sistema economico-politico (formalmente ancora comunista) che sa e può decidere, i cinesi già si stanno espandendo nel mondo a livello industriale, cominciando dallAfrica. Conquistano mercati ritenuti strategici grazie al cuneo di offerte irrinunciabili; oppure acquistano tecnologie per farle proprie, e sbaragliare il mondo. Di recente, come si ricorderà, hanno anche proposto di rilevare parte del debito pubblico di Grecia e di Portogallo: comprare il debito pubblico - e già lo hanno fatto negli Stati Uniti - significa tenere in scacco i governi.
Draka è una realtà di punta nel settore-chiave dei cavi. Litaliana Prysmian (erede di quella Pirelli cavi che centanni fa aveva già posato migliaia di chilometri di cavi sotto lAtlantico) ha deciso di comprarla, con laccordo della famiglia Flint, che possiede il 48,2%, e dei manager; la via è quella di unOpa a 17,4 euro per azione, in contanti e in azioni, che valuta la società 840 milioni. Lo stesso giorno dellannuncio, il 22 novembre, dalla Cina è rimbalzata la notizia che un terzo incomodo, la Xinma di Tianjin, società sostenuta da ingenti capacità finanziarie, intendeva mettersi di traverso e comprare Draka. Poi si è appreso il prezzo: 20 euro, tutti in contanti, un miliardo in tutto, ma alle trattative non è seguita alcuna formalizzazione.
Intorno allofferta di Prysmian si sono alzate le difese dellUnione europea e dellintero sistema economico. Ieri Prysmian ha depositato ad Amsterdam la bozza dellofferta, che si svolgerà in gennaio, e ha convocato lassemblea per il 24 gennaio. I cinesi hanno fatto sapere che il 20 dicembre decideranno se procedere. Probabilmente non lo faranno, perchè i Flint hanno già firmato un accordo irrevocabile con Prysmian.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.