Pubblica amministrazione, Italia leader dei servizi on line

Indagine «European e-Government Benchmarking 2010»: l'Italia ha raggiunto il 100% della disponibilità on-line dei servizi, contro una media europea dell'82% (69% nel 2009). In un solo anno l'indicatore è cresciuto di ben il 40%

Il ministro per la Funzione pubblica e l'Innovazione Renato Brunetta ha presentato a Palazzo Vidoni il Rapporto e-Gov Italia 2010. L'iniziativa rientra nel Piano e-Government 2012, varato dal governo lo scorso 21 gennaio 2009 in sintonia con la strategia europea EU2020 e con la Digital Agenda Europea. I due obiettivi sono la riorganizzazione della PA secondo i criteri di efficacia, efficienza ed economicità; e la creazione di un circolo virtuoso che dalla PA possa estendersi a tutto il sistema Paese. Il Rapporto nasce dalla necessità di ricostruire la mappa del cambiamento in atto per raccogliere, misurare e rendere visibili i risultati, a volte poco noti, realizzati dalla Pubblica Amministrazione. Il lavoro è stato curato dal Dipartimento per la Digitalizzazione e Innovazione tecnologica della Pubblica Amministrazione (Ddi) e da DigitPA, su specifico mandato della Commissione permanente per l'innovazione tecnologica delle Regioni e degli Enti locali. Dal Rapporto emerge come, con il Piano e-Gov 2012 voluto dal Ministro Brunetta, si sia investito per digitalizzare i processi interni di ogni amministrazione pubblica migliorando i servizi pubblici on-line a favore dei cittadini e delle imprese. I risultati ottenuti - sottolinea una nota dell'ufficio stampa del ministero - sono evidenti. Nel confronto europeo la Commissione riconosce che l'Italia è tra i paesi con le migliori performance per e-Government, così come emerge dall'indagine «European e-Government Benchmarking 2010», nella quale sono misurati i progressi dei 27 paesi dell'Unione Europea relativamente alla disponibilità di 20 servizi on-line. L'Italia ha raggiunto il 100% della disponibilità on-line dei servizi, contro una media europea dell'82% (69% nel 2009). In un solo anno l'indicatore è cresciuto di ben il 40%.
I dati contenuti dimostrano un significativo miglioramento dell'Italia: siamo i primi, insieme a Svezia, Austria, Portogallo e Malta, per la disponibilità dei servizi on-line; secondi, insieme a Germania, Svezia e Portogallo, per livello di qualità dei 20 servizi on-line. Il Rapporto presentato da Brunetta si compone di due parti: la prima - suddivisa in nove capitoli - analizza il livello di diffusione, l'utilizzo dei nuovi servizi e le soluzioni tecnologiche-organizzative indirizzate a migliorare il rapporto tra PA, cittadini e imprese nel campo della sanità digitale, della scuola e dell'università digitale, dell'infomobilità urbana, e su base territoriale, dei servizi digitali per imprese e lavoro, nonché lo stato dei servizi telematici e informatici collegati alla giustizia civile.

Descrive il livello di disponibilità, interoperabilità e utilizzo delle banche dati pubbliche, centrali o locali, centralizzate o federate, il livello di informatizzazione della PA e il grado di copertura territoriale della connettività a banda larga; la seconda contiene 21 schede finalizzate a presentare, regione per regione, lo stato di avanzamento di ciascuna sezione tematica.

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