La tecnologia alla portata di tutti ormai si occupa anche dei terremoti. Sia in modo serio sia attraverso la pubblicità. Nellera degli smartphone e dei tablet, infatti, si può diventare anche sismologi per hobby. Luniversità di Berkeley, in California, ha messo a punto unapplicazione per iPhone in grado di misurare lattività sismica. Almeno secondo i ricercatori che l'hanno inventata. E poi resa disponibile, gratuitamente, sullo store virtuale di Apple. Lidea alla base di iShake è quella di creare un dispositivo mobile alla portata di tutti e trasformarlo in una vera e propria stazione di raccolta dati sulle vibrazioni del suolo. Il funzionamento del programma è molto semplice: è sufficiente far partire la app quando il cellulare è appoggiato su un piano. Quando la Terra comincia a tremare, iPhone non fa altro che inviare i dati raccolti al server delluniversità americana che a sua volta genera una mappa. Che poi viene pubblicata e può essere subito vista da qualunque utente sulliShake Visualizer. Unapplicazione simile è stata sviluppata in Italia: si chiama Ingv ed è opera dei ricercatori dellIstituto nazionale di Geofisica. Non ha la pretesa di misurare i terremoti ma può essere uno strumento utile per saperne di più.
Si diceva della pubblicità. Twitter, il social network più amato dai fanatici del «tempo reale», si pubblicizza in America per lappunto con lo slogan «twitter, più veloce del terremoto».
Quantè hi tech il terremoto
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