Quei crediti italiani e il dissolvimento dell’ex Jugoslavia

Quei crediti italiani e il dissolvimento dell’ex Jugoslavia

Con riferimento ai contenuti pubblicati il 19 marzo scorso concordo pienamente che la perdita di una parte dell’Italia fu certamente dovuta alla follia di Mussolini. Però prima che il trattato di Pace di Parigi del 1947 fosse ufficializzato gli alleati, con l’esclusione degli slavi, ci offrirono la possibiltà di effettuare il plebiscito sull’Istria italiana in quanto sull’85 per cento delle abitazioni garriva la bandiera tricolore italiana! Ma Alcide De Gasperi, presidente del Consiglio dei ministri, si oppose e così l’Istria fu perduta! Era folle pure De Gasperi? No, egli fece quella scelta perché se avesse autorizzato il plebiscito in Istria tale procedura avrebbe dovuto essere svolta nel Trentino-Alto Adige e De Gasperi era trentino. Ma altri folli italiani, nei governi degli anni Novanta, hanno rinunciato in modo risibile all’evidente possibilità di riottenere le terre perdute per l’esito negativo della Seconda Guerra Mondiale. Cioè di riottenere la terre perdute, pacificamente, in quanto il Trattato di Pace del 1947 e quello di Osimo del 1975 si sono estinti al dissolvimento della Jugoslavia. Il recupero dei territori era facilitato dagli atti della Conferenza di Helsinki del 1967 e da quelli della Conferenza dell’Aja del 1991 espletata specificatamente sulla ex-Jugoslavia, oppure da accordi diretti o con il ricorso al Tribunale dell’Onu in Olanda. A tutt’oggi nessuna legge costituzionale, ottemperante agli artt.5 e 80 della Costituzione, è stata promulgata per assegnare i territori in argomento alle neonate repubbliche di Slovenia e Croazia (istituite nel 1991) che occupano nostri territori con l’assordante silenzio delle nostre folli autorità.

I territori richiamati sono quelli che hanno completato l’Unità d’Italia alla fine della Prima Guerra Mondiale, guerra costata all’Italia 680mila caduti e oltre un milione di feriti, moltissimi dei quali sul fronte orientale. È possibile allora fare chiarezza sui nostri confini orientali, fatto sconosciuto ai più, o sono semplicemente folle perché innamorato della terra dove sono nato?

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