"Quei pentiti hanno calunniato Bruno Contrada, da condannare"

Il difensore dell’ex funzionario del Sisde ha chiesto l’impugnazione della sentenza che ha mandato assolti i collaboratori di giustizia Giuga e Pulci. Intanto il tribunale di sorveglianza decide sulla detenzione dell’ex 007

Palermo - I pentiti di Caltanissetta Calogero Pulci e Giuseppe Giuga hanno calunniato Bruno Contrada. E la sentenza che lo scorso 1 dicembre li ha mandati assolti deve essere impugnata. L’avvocato Giuseppe Lipera, difensore dell’ex 007 condannato a dieci anni per concorso esterno in associazione mafiosa, passa al contrattacco. E con una lettera al Procuratore della Repubblica e al Procuratore generale di Catania sollecita l’impugnazione del verdetto assolutorio pronunciato un mese e mezzo fa dal tribunale etneo. Il penalista stigmatizza quella che lui interpreta come una mancanza di coerenza del verdetto, dal momento che, assolvendo entrambi i pentiti, si finisce col mettere in discussione l’episodio cardine dell’intero processo, l’esistenza o meno di un accordo tra Giuga e Pulci finalizzato a costruire false accuse nei confronti dell’ex 007.

"Contrada sta male". L’ex funzionario del Sisde, attualmente, è agli arresti domiciliari, per gravi motivi di salute, nella sua abitazione di Palermo. E proprio in questi giorni si decide il suo immediato futuro. C’è infatti attesa per la decisione del Tribunale di sorveglianza del capoluogo siciliano, chiamato a decidere se l’ex poliziotto può tornare in carcere. Le perizie, anche quelle dell’accusa, sono tutte concordi nel dichiarare incompatibili le condizioni di salute dell’ex funzionario del Sisde con la detenzione in carcere.

Eppure il pg ha sollecitato il ritorno in cella per finire di scontare la condanna, definitiva, a dieci anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Alla richiesta si è opposta la difesa, sostenuta dagli avvocati Lipera e Grazia Coco. La decisione del tribunale è attesa in questi giorni. 

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