Quei trentenni cupi e cinici di «This life»

Lei fa uso di droghe? «Ci sono notti in cui mi perdo. Ma al mattino mi ritrovo sempre». Si potrebbe sintetizzare con la frase della cinica Anna il clan di avvocati trentenni raccontato dalla nuova serie This Life (da stasera alle 21 su Hallmark, Canale 127 di Sky, per 11 episodi). Presentato come il nuovo Friends, la serie inglese è in realtà molto più cupa e ansiogena della «sorella Usa» realizzata con le risate di sottofondo, gli appartamenti dai colori sgargianti e i «leggeri» protagonisti in perenne bilico tra storie sentimentali, lavoretti e molti caffè. This Life è girato come un poliziesco, i protagonisti vivono in case modeste, perennemente vestiti di scuro, sono nevroticamente tesi all’assunzione in uno studio legale, invidiano malamente i soci anziani che guidano Porsche: «Oggi non puoi permetterti di essere un sex symbol se non hai cinquant’anni, solo i vecchi possono sentirsi giovani». Ambientato negli anni Novanta, nel Sud di Londra, scandaglia le vite dei cinque irrequieti protagonisti. Miles (Jack Davenport) ambizioso e autoriferito, Warren (Jason Hughes) caustico e dichiaratamente gay, Milly (Amita Dhiri) accogliente, sensibile e «mortalmente monogama», Anna (Daniela Nardini) che è l’opposto di Milly, cinica, infelice, disposta a cedere favori sessuali in cambio di un posto nello studio legale, Egg (Andrew Lincoln) premuroso, infantile, rinunciatario.
In mezzo alle loro vite, alle convivenze, all’inseguimento delle carriere, tutti, ma proprio tutti gli elementi che ci si aspetterebbe da una serie dedicata ai trentenni. Le sigarette, i preservativi, le birre, i muri degli appartamenti imbiancati con gli amici, il sesso sotto la doccia, le malattie, la droga. Nella prima puntata i protagonisti si raccontano al colloquio dello studio legale. Sono smaliziati, strafottenti, controllati, adulti in modo brutto. «A volte ho l’impressione che non sia rimasto nulla da fare». Coriacemente aggrappati a un progetto per lo sgomento di guardarsi dentro, amici per non dover star soli, con facce vecchie anzitempo per aver fatto i conti con la vita ancor prima di essercisi buttati dentro. È tutto un po’ troppo.

Per questo, forse, la prima stagione mandata in onda in Inghilterra dalla Bbc ebbe un modesto successo. Solo in un secondo tempo, quando l’emittente decise di riproporla in replica in attesa della seconda stagione, il pubblicò iniziò a interessarsi alla serie. Forse perché al peggio di noi stessi, tocca abituarsi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica