Ma quel reato c’è in tutti gli Stati

È iniziata ieri la discussione in Senato, alle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia, del disegno di legge sulla sicurezza che prevede l’introduzione del reato d’immigrazione clandestina. Critiche preventive nelle scorse settimane sono arrivate dalle opposizioni, ma la risposta della maggioranza è stata: l’Italia si allinea all’Europa.
Ora un dossier preparato dal Servizio Studi del Senato conferma questa impostazione: consultabile sul sito dell’istituzione, oltre che messo a disposizione di tutti i senatori, il lavoro dei tecnici di palazzo Madama illustra come tra i grandi Paesi europei solo Spagna e Italia fino a questo momento non considerano la clandestinità un reato. In Germania è punita con pene da uno a tre anni, così come in Francia, mentre in Gran Bretagna l’immigrazione irregolare è reato dal 1971.

In Spagna non c’è il reato, ma la clandestinità viene considerata «un’infrazione grave» e punita con multe fino a 6mila euro.
Il dossier si compone di 96 pagine e in allegato offre i testi integrali, in lingua originale, delle leggi che regolano l’immigrazione nei quattro Paesi europei.

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