Cultura e Spettacoli

Quella biblioteca è un capolavoro

Al via a Milano (Palazzo della Permanente) la 21esima edizione della fiera organizzata da Marcello Dell'Utri. Tra edizioni rare e codici miniati, una grande retrospettiva fotografica ricorda Pier Paolo Pasolini

Quella biblioteca 
è un capolavoro

Pur appartenendo a un mercato «di nicchia» per collezionisti e appassionati, la Mostra del libro antico, organizzata dal senatore – e noto bibliofilo - Marcello dell’Utri, si conferma ad ogni edizione non solo come un appuntamento fieristico per addetti ai lavori, ma come una manifestazione culturale e di ricerca capace di crescere, rinnovarsi e intercettare un pubblico sempre più vasto. Merito anche delle oltre sessanta biblioteche antiquarie, italiane e internazionali, che ogni anno svelano al pubblico i «tesori» nascosti tra i loro scaffali: codici medievali recuperati da fondi bibliotecari, antiche pergamene giunte fino a noi grazie alla cura sapiente dei monaci, manoscritti impreziositi da ori e miniature battuti all’asta per migliaia di euro. Ma anche prime edizioni di classici, riviste e fumetti rari e introvabili, «pezzi» unici del Novecento, fotografie e documenti delle avanguardie artistiche e letterarie.

Non mancano, però, sorprese di carattere letterario che offrono occasioni di dibattito e approfondimento su personaggi della nostra storia culturale recente. Una delle novità della ventunesima edizione, in programma dal 12 al 14 marzo negli spazi della Permanente, è ad esempio la grande retrospettiva intitolata «Immagini corsare: ritratti e libri di Pier Paolo Pasolini» che rende omaggio allo scrittore, poeta e regista nel trentacinquesimo anniversario della morte. In questa insolita galleria biblio-fotografica - che si inaugura giovedì sera alla Permanente, ma che proseguirà dal 16 marzo al 9 luglio alla Biblioteca di via Senato – figurano una ricca scelta di edizioni rare delle sue opere, custodite nell’archivio della Biblioteca di via Senato, e una vasta selezione di fotografie originali - molte delle quali inedite - proposte da Alessandro Noceti della Libreria Carattere di Milano. L’inaugurazione di giovedì sera sarà anche l’occasione per risolvere il tanto chiacchierato «giallo» sul ritrovamento del presunto capitolo inedito del romanzo di Pasolini Petrolio. Il dattiloscritto, che sarà esposto durante i tre giorni della manifestazione, sarebbe stato rubato dallo studio dello scrittore e solo oggi ritrovato, e parlerebbe, ha spiegato Dell’Utri, di temi e problemi «inquietanti per l’Eni», del suo presidente Eugenio Cefis e del fondatore Enrico Mattei. Quanto ai «gioielli» esibiti in mostra, spiccano le edizioni rare di classici, come la «ventisettana» del Decameron di Giovanni Boccaccio stampata a Firenze nel 1527, la prima edizione in lingua italiana del Don Chisciotte del 1622, l’edizione del 1748 di L'Esprit des lois di Montesquieu, e poi le Favole di Esopo pubblicate a Venezia nel 1505, o la prima edizione del 1490 del Convivio di Dante Alighieri. Tra le antichità, il manoscritto miniato Libro d'ore ad uso di Parigi (1410-15), l'incunabolo Liber Chronicarum di Hartmann Schedel del 1493 e la raccolta di autori greci e latini di Giambattista Bodoni stampata a Parma nel 1780.

Trasversalità geografica (dalle stampe giapponesi del ‘700 alla «Grammaire Turque»: il primo libro stampato in caratteri latini in una tipografia di Costantinopoli nel 1730) ma anche multimediale, come dimostrano «gli anni '60» rivissuti attraverso le foto, i libri, le riviste e i dischi d'epoca proposti da Giorgio Maffei; e ancora i fumetti di Andrea Pazienza (Little Nemo) o il Futurismo di Pontremoli: duecento pezzi tra grafica, design, pubblicità, documenti storici e materiale d’archivio.

Non mancano i trattati di medicina: dal De humani corporis fabrica libri septem di Andreas Vesalius del 1555, al bizzarro De formatione ovi et pulli tractatus, studio del 1621 sui 24 giorni di incubazione di un pollo. Fino alla religione, con la versione in francese e illustrata del Cantico dei Cantici (realizzata nel 1925 a Parigi in 110 copie da François Louis Schmied) e un'edizione londinese della Bibbia del 1628.

Spazio infine alla tradizione meneghina, con le tavole incise all'acquatinta da Angelo Biasioli presentate da Il Polifilo, che raccolgono i costumi indossati dai lavoratori ambulanti a Milano nella prima metà dell'Ottocento.

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