Quella strana coincidenza fra elezioni e processo

È difficile comprendere il senso della spiacevolissima vicenda che vede coinvolti due militari italiani in India se non si tiene conto del particolare contesto politico locale. Non a caso ancora ieri il sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura, inviato in India per seguire da vicino il caso, ha dichiarato che «non possiamo essere ostaggi di logiche elettorali locali», e ha sottolineato che «le imminenti elezioni regionali contano moltissimo, soprattutto nel Kerala», lo stato meridionale indiano in cui Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono detenuti.
De Mistura ha osservato, in un’intervista concessa a Skytg24, che «se avessimo dovuto scegliere un periodo in cui non sarebbe dovuto accadere nulla, sarebbe stato proprio questo». Un incrocio pericoloso di importanti elezioni regionali indiane fa infatti sì che il destino dei due militari italiani finisca con l’essere determinato da ragioni politiche. Il partito del Congresso al potere a New Delhi ma anche nello stato del Kerala, dove ha una maggioranza risicatissima, ha infatti la sua guida in Sonia Gandhi, vedova del compianto figlio di Indira, Rajiv. Una figura carismatica, che ha però il suo tallone d’Achille nell’essere straniera di nascita, e segnatamente italiana. Di questo hanno subito approfittato i partiti di opposizione (nel Kerala, l’estrema sinistra egemonizzata dai comunisti) per insinuare una sua presunta debolezza nei confronti degli «assassini italiani».
Ciò spinge gli esponenti del suo partito a mostrarsi nei confronti dei nostri militari anche più duri di quanto vorrebbero, per non lasciare nelle mani dei loro avversari politici l’asso vincente del nazionalismo antieuropeo (l’India è stata colonia britannica fino al 1948). E certamente non aiuta il fatto che nelle elezioni che si sono già svolte in cinque Stati indiani, tra cui il gigantesco Uttar Pradesh che da solo conta 200 milioni di abitanti, il partito del Congresso abbia subito una serie di pesanti sconfitte.
Ed è perlomeno curiosa (e preoccupante) la coincidenza tra la data delle elezioni nel Kerala (il 17 e 18 marzo) e quella della prevista sentenza dell’Alta Corte di quello stato indiano sul difetto di giurisdizione sollevato dai difensori di Latorre e Girone.

Tanto che lo stesso De Mistura, rimarcando l’importanza decisiva in questa vicenda delle elezioni regionali in corso, ha detto di non attendersi una definizione del caso prima della proclamazione dei risultati, che avverrà tra il 23 e il 24. RFab

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