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Le ragazze di fabbrica raccontano il lavoro delle donne

Nel 1912, dopo lunghi scioperi, le operaie della Manifattura Tabacchi, di Sestri Ponente furono le prime a ottenere un asilo nido in fabbrica per i propri figli fino ai tre anni. La «nursery» delle sigaraie, pagate a cottimo e che producevano fino a settecento sigari al giorno, è una delle conquiste per l’emancipazione e i diritti sul lavoro delle donne ricordate dalla mostra «Ragazze di fabbrica» organizzata dalla Provincia nel loggiato inferiore di Palazzo Doria Spinola, esposizione che si potrà visitare, a ingresso libero, fino a martedì prossimo con orario 8-19 e, il sabato, 8-13. La mostra, tra gli eventi «Voci di donne» per i cento anni dell’8 marzo, è nata dalla ricerca e raccolta, svolte dal Municipio VI Medio Ponente con le biblioteche di zona Bruschi e Guerrazzi, di immagini, memorie, documenti di un secolo di lavoro femminile, tra Cornigliano e Sestri Ponente, dal 1850 al 1950. Tornano così alla luce la memoria e i frutti di un lavoro di ricerca che ha coinvolto direttamente i cittadini, soprattutto le donne, nella raccolta di testimonianze personali sul lavoro femminile, le sue condizioni, le lotte e le conquiste nelle fabbriche, dall’Italsider ai Cantieri Navali, dall’Ansaldo alla San Giorgio, dall’Eridania alla Dufour, dalla Ceramica Ligure ai tanti saponifici e cotonofici alla Centrale del latte fino alla metà del ventesimo secolo.


La mostra si intitola «Ragazze di fabbrica» da un modo di dire tipicamente maschile che tendeva a svalutare il lavoro delle donne e dal fatto che il lavoro femminile, fino al 1903, spesso cominciava già a nove, dieci anni.

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