Chi fa ginnastica ragiona meglio. A poco servono letture approfondite per tenere allenato il cervello, se non vengono affiancate a esercizi aerobici. È linnovativa scoperta di Ian Robertson, ricercatore dell'Università di Dublino. Secondo il ricercatore il principale fattore per mantenere la mente giovane è l'esercizio fisico, capace di sviluppare un fattore di crescita dei neuroni.
Non tanto l'istruzione, dunque, ha spiegato al meeting della British Association for the Advancement of Science in corso questa settimana proprio nella capitale d'Irlanda, né il mangiar sano e l'essere ottimisti, ma la ginnastica aerobica che imprime effetti benefici significativi alle funzionalità del cervello.
Linnovativa scoperta è stata fatta attraverso esperimenti su due gruppi di over-60, che hanno fatto a gara di acume a colpi di stretching oppure facendo 40 minuti di camminata al dì. Ad avere la meglio sono stati coloro che allenavano il corpo (e la mente di riflesso) camminando. «Per le persone non più giovani - ha detto Robertson - l'esercizio è come una pillola meravigliosa che rende la mente più agile e meno sbadata ritardando la perdita di acume».
Il motivo scientifico è presto detto: secondo Robertson starebbe nel fatto che l'esercizio fisico stimola la produzione di un fattore di crescita dei neuroni, la proteina «BDNF». Questa a sua volta stimola la formazione di nuove connessioni tra neuroni e soprattutto il loro consolidamento che con l'età tende a farsi più difficile. Infatti il BDNF favorirebbe la crescita di capillari sanguigni limitrofi a nuove sinapsi, quindi porterebbe loro il nutrimento per rinsaldarsi, importante soprattutto nella terza età quando i nuovi collegamenti nervosi sono molto labili e facili a perdersi.
Ora il team di Robertson sta lavorando alla ricerca del «perfetto cocktail» di ginnastica per il corpo ed esercizi per la mente da cui ottenere il massimo effetto sul cervello.