Oplà, Adriano Celentano si è già mangiato il Festival. Colpo a sorpresa. Lo ha annunciato a bruciapelo ieri il direttore artistico Gianmarco Mazzi di fianco a un Gianni Morandi che si è persino commosso all’idea di ritrovare sul palco l’amico che cinquant’anni fa gli propose addirittura l’ingresso nel Clan («mi offrì cinque milioni di lire ma rifiutai»). Tutto è nato all’improvviso pochi giorni fa, spiega Mazzi: «L’ho accompagnato a Genova e durante il viaggio gliel’ho chiesto: mi ha risposto sì».
Bingo.
Di certo Celentano non farà l’ospitata stile 2004, quando salvò il Festival della Ventura facendo persino ballare Tony Renis. La sua stavolta sarà un’ospitata pirata: ossia imprevedibile, almeno finora. Molto probabilmente sarà fisicamente all’Ariston nella prima serata e forse nella quarta. Ma incomberà per tutti i cinque giorni, mobilitando fin da adesso una spaventosa attenzione e quindi pappandosi quasi tutto il resto. Musica compresa, per lo meno come rilievo sulla stampa. Grande colpo televisivo, quindi, questo sì. E grande mistero.
Non si sa con certezza che cosa farà, Celentano, né quando arriverà e né tantomeno quanto incasserà anche se Mazzi, che lo conosce bene e lo incontrerà di nuovo oggi, ha assicurato: «Io so che chiederà un euro in più di quanto ha avuto Fiorello e che devolverà tutto in beneficenza, dirà lui a chi». Il direttore di Raiuno, Mauro Mazza, gli assicura massima libertà come «da noi succede per tutti».
Quindi aspettatevi qualsiasi cosa. Ieri, Gianni Morandi ha ammesso che «da due anni non faccio più il cantante, e quando Morandi diventa Pippo Baudo, come cantante è meno credibile». E poi ha raccontato che a Uno di noi, lo show su Raiuno del 2002, Celentano gli disse: «Stiamo muti e immobili in scena per due minuti». Bene, il giorno dopo «in quei due minuti lo share era aumentato». Ovvio, sono trascorsi dieci anni, ossia un’intera era televisiva: ma anche adesso l’effetto non sarà molto diverso. Insomma, diventerà un festival molleggiato, nel senso che resterà a disposizione di Celentano, sia che canti (ha appena pubblicato un bel disco) sia che faccia altro.
E così, nella sala Rai di Corso Sempione, ieri tutte le altre novità sono passate in fureria. Ad esempio l’arrivo di Facebook e la nascita di Sanremosocial, che raccoglierà la competizione degli otto giovani. Due sono stati selezionati da Area Sanremo (gli Io ho sempre voglia e i Bidiel), gli altri sei saranno invece selezionati attraverso il social network. Dunque fino al 5 gennaio sarà possibile caricare e votare su facebook.com/sanremosocial le canzoni e i video degli aspiranti concorrenti. Trenta saranno scelti grazie alle preferenze. Altri trenta passeranno al giudizio di Mazzi e Morandi con l’aiuto di Federica Gentile, Gianmaurizio Foderaro e Silvia Notargiacomo. Alla fine, dopo un altro giudizio della rete e un’audizione live del 12 gennaio a Roma, il 14 saranno comunicati i sei vincitori definitivi, che saranno anche la conferma dell’ormai ridotta influenza delle case discografiche.
Quattro giorni prima saranno invece annunciati i quattordici big - tra i quali sembrano certi Renga, Zilli, Silvestri e forse, nel ruolo che fu quest’anno di Vecchioni, Fiorella Mannoia - compresi i loro partner stranieri nella serata del 16 febbraio chiamata «Viva l’Italia», una sorta di celebrazione dell’italianità nel mondo. Spieghiamoci meglio: ciascun big avrà una canzone del repertorio italiano e la interpreterà in duetto con una star straniera.
Insomma, un megaevento, con Celentano e la gara canora uno dei tre grandi cardini del Festival prossimo venturo, così kolossal a questo punto da coprire anche il solito dilemma: chi saranno le «vallette»? Tamara Ecclestone senz’altro. E le altre? Vedremo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.