RAIDUE FA CULTURA CON MOZART

Visto che le occasioni televisive concesse alla musica classica sono rare, segnaliamo agli appassionati e agli amanti di Mozart in particolare il ciclo di quattro appuntamenti dal titolo Mozartiana: un mese con Amadeus in onda ogni sabato su Raidue intorno alla mezzanotte, nell'ambito del programma Palcoscenico a cura di Giovanna Milella e Alida Fanolli. La prima di queste quattro puntate ci ha ragguagliato sui viaggi che Mozart ha effettuato in Italia in compagnia del padre Leopold, a cavallo tra il 1769 e il 1773, visitando città e corti tra le più prestigiose del nostro Paese tra cui Mantova, Milano, Firenze, Roma, Verona. Viaggi particolarmente formativi, come ammesso dallo stesso compositore: «In nessun altro Paese ho ricevuto tanti onori, in nessun altro luogo ho goduto di tanta considerazione come in Italia; e uno acquista credito se ha scritto opere in Italia». In realtà, dalla chiacchierata che Giovanna Milella ha tenuto con lo storico Piero Melograni, c'è qualche motivo per dubitare degli effettivi benefici economici avuti da Mozart nel suo soggiorno italiano, così come emergono alcuni lati inevitabilmente contraddittori del carattere di un genio artistico che all'occorrenza non disdegnò scelte opportunistiche, come l'adesione alla massoneria nel momento in cui, in patria, la sua musica cominciò a perdere parte del successo e dell'appoggio dei ceti che contano. In viaggio con Mozart è stata una buona occasione per alternare momenti aneddotici e informativi (oltre allo storico Melograni sono stati intervistati il musicologo Lorenzo Arruga, il disegnatore Milo Manara, il regista Pupi Avati, ognuno con qualche valido motivo per agganciarsi professionalmente all'esperienza mozartiana) con parti dedicate all'ascolto di pezzi di concerto tratti dalla maratona 24 hours Mozart realizzata il 27 gennaio scorso in occasione dell'apertura delle celebrazioni per il 250° anniversario della nascita del musicista. L'alternarsi di musica e «racconto» ha evitato il rischio della pesantezza didascalica, consentendo di catturare, qua e là, qualche brandello poco conosciuto dell'esistenza di Mozart, nel riuscito intento di tenersi alla larga dall'agiografia. Per chi fosse interessato all'argomento, il prossimo sabato l'appuntamento riguarderà Don Giovanni e l'opera dei pupi, originale edizione del Don Giovanni realizzata dal maestro Mimmo Cuticchio.

Sabato 22 luglio sarà la volta de Le nozze di Figaro, allestimento realizzato con orchestra e coro del Maggio Musciale Fiorentino diretti da Zubin Mehta. Il ciclo si chiuderà sabato 29 luglio con Così fan tutte, ultima opera della trilogia italiana, con un'edizione prodotta dal teatro comunale di Ferrara e Ferrara Musica, con orchestra diretta da Claudio Abbado.

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