Rampiledro: un percorso con tante novità

Tolta la salita del Tremalzo, dislivello di 1350 metri. Ivanov vincitore della 1ª prova

Il Kia Rampitour d’ Italia di Mtb è alla sua seconda tappa, domenica prossima. È la Rampiledro che ritorna puntuale, per il nono anno consecutivo, nel secondo week-end di maggio. Dopo la prima edizione, la Rampiledro ha cambiato percorso salendo sul Tremalzo, spesso teatro di epiche sfide accompagnate dalle imprevedibili condizioni meteo che Cima Marogna spesso riserva. In diverse passate edizioni infatti gli organizzatori proprio a Cima Marogna sono stati costretti a spalare la neve per alcune centinaia di metri nei punti meno esposti al sole, creando suggestivi passaggi tra due muri di coltre bianca. Quest’anno però le nevicate dell’inverno, protrattesi fino ai giorni scorsi, hanno ammantato pesantemente la vetta del Tremalzo tanto da costringere gli organizzatori ad un cambio di percorso.
Ma non tutti i mali vengono per nuocere. Così domenica prossima i partecipanti alla Rampiledro si ritroveranno un tracciato nuovo, che lega un po’ le caratteristiche della prima edizione con quelle successive e senza la durissima salita del Tremalzo.
La seconda tappa del KIA Rampitour d’Italia partirà sempre da Pieve di Ledro, nel prato antistante gli impianti sportivi, per poi costeggiare il lago per un tratto e, sfruttando il percorso degli anni scorsi, portarsi fino a Molina salendo poi a Cadrione. Da qui la gara cambia volto: non si dirige più verso Bocca dei Fortini ma piega verso Legos, in continua discesa fino a Prè per poi risalire a Legos e a Passo Guil. Da Passo Guil la gara prosegue fino a Bocca dei Fortini, infila il tracciato dello scorso anno fino a Passo Nota poi, anziché salire verso il Tremalzo, ritorna sul fondovalle tramite una strada forestale e qualche tratto di sentiero attraverso la Val Fontanine, incrociando il percorso dell’andata nei pressi di Pur. Questa volta risale Pian di Pur e ridiscende attraverso la Valle omonima, rientrando infine a Pieve di Ledro. La lunghezza totale è inferiore ai 30 chilometri, ma è indiscutibile che quest’anno la Rampiledro sarà molto più “pedalabile” che in passato considerato il dislivello di circa 1.350 metri ben distribuiti. I continui saliscendi, le escursioni nel sottobosco ed i tratti di “pavé” consentiranno ai migliori di “costruire” una classifica che esprimerà i reali valori in campo.
Dunque sarà una Rampiledro meno “spigolosa” del passato, ma con tante motivazioni. Ritornano gli élite, esclusi dalla Rampibike per la concomitanza con la vicina gara internazionale altoatesina, e sarà curioso vedere il confronto con Ivanov, il vincitore della prima prova, quella del 30 aprile scorso.

Sabato, come tradizione, spazio ai giovanissimi per la MiniRampiledro, che si divertiranno pedalando su percorsi preparati in base alle loro capacità.
Info: www.rampitour.com
Ufficio Stampa Mario Facchini
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