Roma

Ranieri, l’eterno «scugnizzo» debutta questa sera in curva sud

Ranieri, l’eterno «scugnizzo» debutta questa sera in curva sud

L’eterno «scugnizzo» della musica napoletana atterra questa sera per la sua prima volta nella grande cornice dello stadio Olimpico, ore 21, con «Canto perché non so nuotare… da 40 anni», show di grande successo che ha superato ormai le trecento repliche in tutta Italia. Lui è l’istrionico Giovanni Calone, meglio conosciuto come Massimo Ranieri, un nome sinonimo di bravura, estro, creatività, per un cantante che è anche attore di teatro e televisione, ottimo ballerino e grande intrattenitore e showman. Un artista sempre in movimento Ranieri, che riesce a incastrare contemporaneamente più impegni. «In questi giorni - ha detto in una recente intervista - sto lavorando nel nuovo film di Claude Lelouch, Questi amori. Vesto i panni di un reduce della Seconda Guerra Mondiale e in una scena canterò un motivo di Trenet ballando il tip tap. Il film uscirà in Francia in autunno».
L’iperattivo Ranieri presenterà dal palco montato sotto la curva sud dell’Olimpico 40 anni di successi. Un racconto artistico, in oltre due ore di show, che porta in musica la storia dei suoi inizi, della sua famiglia. Con Ranieri sul palco un’orchestra di 15 elementi e 8 ballerine, tutte donne, che sono parte integrante del racconto che il cantante fa al suo pubblico. «Non è un concerto: è uno spettacolo di arte varia. Canterò anche brani di Mina come La voce del silenzio, e poi di Battisti, Prendi fra le mani la testa e infine La cura di Battiato».
Uno show senza tempo, dunque, scritto con Gualtiero Peirce, in cui Massimo Ranieri non mancherà di interpretare brani storici del suo ricco repertorio, come Erba di casa mia, Rosse rosse, La vestaglia, non dimenticando grandi classici della canzone napoletana come Te voglio bene assaje, Reginella, che assumono un sapore tutto nuovo interpretati dalla voce calda e potente del cantante-mattatore napoletano.

E non mancherà in scaletta Perdere l’amore, canzone vincitrice nel 1988 del festival di Sanremo.

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