Madrid - Per un attimo era parso che si fosse vicini a ritrovare Madeleine McCann, la bambina inglese rapita in Portogallo lo scorso 3 maggio. E ciò dopo all'arresto di un italiano di 61 anni e della sua compagna portoghese. Poi l'operazione posta in atto dalla polizia spagnola si è chiarita meglio e si è capito che la coppia aveva apparentemente solo tentato di ottenere una ricompensa di 4 milioni di euro lasciando credere ai genitori di avere informazioni su dove si trovasse la bambina.
Un comunicato del ministero dell'interno ha qualificato i due come "truffatori", lasciando intendere che non avrebbero avuto nulla a che fare col rapimento e che non sapevano niente di concreto, anche se "l'inchiesta non è chiusa". Le fonti ufficiali hanno spiegato che l'arresto dei due a Soto Grande (Cadice) era avvenuto perché la polizia aveva ottenuto informazioni secondo cui la coppia "aveva tentato di porsi in contatto con i genitori di Madeleine per ottenere la ricompensa offerta".
Durante le indagini gli inquirenti si erano resi conto che l'uomo, identificato in Italia come Danilo Chemello, aveva pendente un ordine di cattura internazionale un reato di "associazione illecita" in Francia. Sempre in Francia aveva inoltre scontato 18 mesi per "maltrattamenti" nei confronti della figlia, tenuta segregata per anni in condizioni abominevoli. Oggi tutto era partito da fonti della polizia, citate dal quotidiano El Pais che avevano annunciato l'arresto di un italiano sospettato di un possibile coinvolgimento nel rapimento della piccola Maddie, di 4 anni. Un portavoce della direzione della polizia spagnola a Madrid aveva quindi precisato che l'uomo era stato arrestato su mandato della polizia francese "per un altro reato che non ha niente a che fare con il rapimento di Madeleine" e che solo "alcuni indizi" facevano sospettare un ipotetico coinvolgimento nel caso della bambina inglese.
Dall'Italia (c'era anche un agente italiano dell'Interpol all'operazione a Soto Grande, nei pressi di Cadice) si era poi saputo che l'arrestato è Danilo Chemello nato a Sandrico (Vicenza), e la donna Aurora Pereira Vaz (identificata dalla polizia spagnola solo con le iniziali A. D.). Secondo le fonti italiane gli indizi trovati durante la perquisizione della casa dove i due si trovavano avevano fatto pensare agli agenti ad un reato di favoreggiamento nel caso Madeleine. Fonti dell'inchiesta avevano detto all'Ansa che un coinvolgimento dell'uomo nel rapimento appariva "improbabile". Anche la Farnesina aveva informato che non risultava nessun legame fra l'uomo e il sequestro.
Maddie scomparve dalla spiaggia di Praia da Luz, un club di vacanze nell'Algarve portoghese, il 3 maggio scorso mentre i genitori cenavano a 50 metri di distanza. Sospettando il rapimento, la polizia lusitana l'ha cercata invano dappertutto con l'aiuto di una grande mobilitazione di mezzi appoggiata da una campagna mondiale organizzata dai genitori, i coniugi McCann, attraverso un sito internet. I McCann erano anche giunti il mese scorso in Spagna per far ricercare la bambina anche in questo paese, unico confinante col Portogallo, dove anche la polizia si è mobilitata, finora senza esito, nell'ipotesi che il rapitore avesse subito attraversato con Maddie la frontiera.
Nelle scorse settimane una lettera anonima pubblicata da un giornale olandese indicava il presunto luogo dove la bimba sarebbe stata sepolta, ad una quindicina di chilometri dal luogo della scomparsa. Ma le ricerche della polizia portoghese non avevano trovato alcuna traccia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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