Il record di Livorno: 2,4 milioni finiti nel cesto

LivornoQualcuno potrà chiamarla passione per lo sport e volontà di tenere alti i colori della squadra di casa anche a fronte di bilanci difficili da far quadrare. Peccato che quando i soldi sono pubblici il tifo debba necessariamente cedere il passo alla trasparenza dell'amministrazione. O almeno ciò è quanto dovrebbe accadere.
Capita invece che dei 2,4 milioni di euro versati negli ultimi anni dal Comune di Livorno alla società labronica di basket ne siano rientrati alla base soltanto 83mila, dopo la messa in liquidazione della Basket Livorno srl. La vicenda inizia cinque anni fa, quando tramite la propria società partecipata «Livorno sport» - che aveva in gestione le piscine e le strutture sportive cittadine, ora anch'essa posta in liquidazione - con ventuno tra bonifici e assegni il Comune toscano ha versato un totale di 2,4 milioni alla «Basket Livorno srl». Dal giugno 2005 al dicembre 2008, in particolare, dalle casse del Comune sono partiti bonifici per decine di migliaia di euro per volta, con cifre fino agli oltre 400mila euro del contributo più sostanzioso.
Poi, l'anno scorso, la fase di declino della società sportiva si è accompagnato ai problemi della società partecipata. Col risultato che per entrambe è iniziata la procedura di messa in liquidazione. Alla fine la Livorno Basket è riuscita a evitare il fallimento - almeno per ora, e la prossima udienza è prevista a fine ottobre - ma non si è più potuta iscrivere al campionato di serie A: oggi, di fatto, non svolge attività agonistica.
Il gruppo consiliare del Pdl livornese ha più volte chiesto spiegazioni sui fondi erogati, ottenendo in commissione bilancio una prima risposta. «A mia precisa domanda - spiega il consigliere Gionata Giubbilei - l'assessore competente, in modo molto stizzito, mi rispose che alcuni dei versamenti erano stati autorizzati per sponsorizzazione, altri invece concessi come prestito».
Peccato che da quando sono arrivate le sponsorizzazioni dell'amministrazione comunale mai la squadra locale di pallacanestro abbia giocato con la scritta «Città di Livorno» sulle magliette (come invece accaduto alla squadra di calcio del Palermo), o promosso in alcun modo Livorno e il suo territorio. «Nell'ultimo disastroso bilancio della Basket Livorno - sottolinea ancora Giubbilei - la società partecipata dal Comune veniva dichiarata creditrice della sola somma di 83mila euro. E il resto dei soldi che fine ha fatto?».
Durante il penultimo consiglio comunale prima della pausa estiva il consigliere Pdl chiese al sindaco Alessandro Cosimi dove fossero finiti i 2.317.000 euro che mancavano all'appello («il presidente del consiglio comunale si adirò molto perché la mia richiesta non era all'ordine del giorno» chiosa Giubbilei) e il sindaco rispose che avrebbe risposto al successivo consiglio comunale. «Ovviamente - spiega ancora il consigliere - alla seduta successiva non è arrivata alcuna risposta».
E se è vero che a quanto risulta la procura di Livorno starebbe indagando, resta il fatto che negli ultimi anni l'amministrazione comunale si è sobbarcata impegni finanziari tutt'altro che modesti. E non si tratta nemmeno di un caso isolato: sempre secondo il Pdl livornese, le società partecipate dal Comune sono sepolte sotto una valanga di debiti.


«La Livorno Sport aveva nel 2008 una passività di bilancio di 901mila euro - conclude l'opposizione - ma sono in rosso anche i conti della Liri (farmacie comunali) e dell'Amps (raccolta rifiuti) che l'anno scorso doveva alle banche più di 27 milioni di euro».

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