Ma quante ne sa? Non fermatelo perché regala sempre esempi di lungimiranza. Ci vede lungo e anche questa volta ha visto giusto. Tutti in Italia pensavano che il referendum superasse di gran luna il quorum (ragionamento ironico ndr), ma lui ha remato contro, perché ha letto nella mente degli italiani e ha profetizzato: «Il referendum non raggiungere la maggioranza dei votanti» così disse il «Divino» Otelma venerdì scorso. E così è stato. Altra profezia avveratasi e via. Il mago genovese ci ha abituati alle sue profezie che arrivano alla vigilia del voto e raramente sbagliano. Ma se sbagliano lo fanno con gli stessi margini derrore di quelli che sono i sondaggi della vigilia.
E per uno dei referendum meno partecipati della storia repubblicana ecco i dati liguri. Nella nostra regione sono andati al voto il 21,2 per cento degli aventi diritto, tra i tre quesiti, orientativamente, il 78,8 per cento ha scelto il «sì», il 21,19 ha votato no. Nella provincia di Genova sono andati alle urne il 17,8 per cento degli aventi diritto, il comune dove si è votato di più è stato Propata (29,2%), quello dove è andata meno gente ai seggi Orero (5,9%). Gli elettori genovesi hanno sostenuto per i primi due quesiti con il 78,8 per cento dei «sì» e il terzo con addirittura il 90,6% dei suffragi. Gli elettori referendari nella provincia di Imperia sono il 14,2 per cento, in quella di Savona (grazie al traino delle provinciali) in molti hanno ritirato la scheda: il 39,8 per cento degli aventi diritto al voto. Alla Spezia ha votato il 17,3 per cento.
Tra le schede scrutinate non sono mancati gli elettori insoddisfatti del sistema che si sono lanciati in disegni ed annullamenti «coloriti» della scheda. Nella sezione 324 dellIstituto scolastico di via Maculano ad Oregina una scheda è stata annullata con una scritta rivolta al sindaco Marta Vincenzi sulla questione moschea: «Vincenzi attenta, Oregina spara».
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