La Regione «arresta» il Centro immigrati

Paola Setti

Non a caso sulla targhetta dell’ufficio che, in Regione, si occuperà di immigrazione, comparirà la scritta: «Coesione sociale». «È l’unica arma vincente contro la criminalità clandestina» avverte l’assessore con delega alle politiche dell’immigrazione Enrico Vesco, Comunisti italiani. Altro che Centri di permanenza temporanea. La giunta di Claudio Burlando li boccerà, i Cpt. «Non ho motivo di dubitarne» dice Vesco. Il presidente, ieri si è rimesso alla giunta: «Decideremo tutti insieme, ne parlerò in particolare con Enrico Vesco che ha la delega all’immigrazione, Claudio Montaldo che ha la delega alla sicurezza e Massimiliano Costa che ha la delega alle politiche sociali».
Il documento congiunto lo ha preparato Vesco. Dice che sì, la Liguria deve aderire all’appello di demolirli, quei dannatissimi Cpt, e di non costruirne altri, a cominciare da quello ipotizzato a Savona. Lo aveva lanciato per primo il presidente della Puglia, Nichi Vendola, Rifondazione comunista.

Lo hanno sottoscritto i governatori di Umbria, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Calabria, Abruzzo, Toscana, Lazio e Basilicata. A Burlando lo hanno recapitato 28 sigle fra associazioni e partiti, come Ds, Margherita, Sdi, Verdi, Prc e Comunisti Italiani. Lo invitano ad aderire, e a (...)

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