Renzi: «Presìdi contro i vandali La città non può chiudere alle 20»

A Firenze, il giovane neo-sindaco Matteo Renzi (nella foto) è subito partito in quarta varando un decalogo «anti-degrado»: presidi fissi contro gli ambulanti abusivi del centro, controlli e multe alle prostitute sui viali, presidio anti-rom al parcheggio del nuovo Meyer. «Firenze ha bisogno soprattutto di avere tante persone che vivano il centro e le periferie, non possiamo chiudere alle 20». Ma i precedenti da cui prendere esempio sono molti. «Le prostitute di strada creano problemi seri alla circolazione stradale, ostacolano lo svolgimento delle attività commerciali, turbano i minori che transitano nell’area dove esibiscono il proprio corpo». Dunque, spiegava nel 2007 il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, «l’impegno di questa amministrazione comunale è tentare di prevenire e stroncare questo turpe mercimonio del sesso». Pronti, via: undici lucciole fermate dai vigili vengono allontanate dal territorio comunale su richiesta del Comune.

A Venezia, il sindaco Massimo Cacciari ha invece firmato poche settimane fa un’ordinanza per vietare la «Fiera dell’Eros» prevista a Marghera per il «rischio di comportamenti inurbani» a causa della «partecipazione attiva» del pubblico e la «rimozione dei freni inibitori» degli spettatori. Il Tar, però, gli ha dato torto.

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