Le reti dei promotori restano attive

La crisi dei fondi comuni continua a colpire soprattutto le società di gestione emanazione di grandi gruppi bancari. Basti osservare che oltre la metà dei riscatti mensili fa riferimento a Pioneer-Unicredit (meno 2,7 miliardi di euro), il secondo gruppo italiano per massa in gestione, e che Intesa Sanpaolo (meno 780 milioni), Montepaschi (meno 641 milioni) e Banco Popolare (meno 332 milioni) sfiorano insieme altri due miliardi di disinvestimenti mensili. In questo difficile contesto, continuano a registrare un saldo attivo soprattutto le reti di promotori come Mediolanum (145 milioni), Azimut (25 milioni), Banca Generali (9 milioni). Andamento in controtendenza anche per alcune società di gestione indipendenti come Banca Leonardo (18 milioni) e Banca Finnat Euramerica (11 milioni).

Infatti se da un lato si segnalano Credit Agricole asset management (123 milioni), State Street global advisors (23 milioni), e Ubs (1 milione) tra le società in attivo nel mese, dall’altro non si possono trascurare i saldi negativi a marzo relativi a JPMorrgan asset management (meno 218 milioni), Deutsche Bank (meno 148 milioni), Allianz (meno 68 milioni) e Credit Suisse (meno 41 milioni).

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