Riccio Da Passano (Abi): «Operativo l’accordo sulle risorse alle imprese»

Secondo gli ultimi dati forniti dall’Associazione bancaria italiana, in Liguria, il credito tiene meglio che nel resto d’Italia, pur in un quadro economico in deterioramento. «Le sofferenze delle banche liguri sui prestiti - spiega sul nuovo numero di Dossier, Riccio Da Passano, presidente di Abi Liguria (nella foto) - sono pari al 4,8%, rispetto a una media nazionale del 5,5%. Oggi un contributo molto valido al superamento della crisi sarà dato dalle nuove misure per il credito alle Pmi. Risultato di un accordo sottoscritto, a febbraio, tra Confindustria, Abi e dalle altre associazioni imprenditoriali e diventato pienamente operativo, grazie all’adesione, pressoché totale, degli istituti bancari. La nuova intesa mira a fornire alcune risposte essenziali per il mondo imprenditoriale».
«L’obiettivo dell'accordo - continua - è di assicurare la disponibilità di adeguate risorse finanziarie alle imprese in difficoltà ma che, comunque, presentano prospettive economiche positive. A livello nazionale, oltre il 90% del sistema ha aderito e adesso le imprese possono far fronte più serenamente ai problemi contingenti, ma anche programmare la competitività». I primi risultati sono già emersi. Le banche hanno sospeso circa 260mila mutui, a livello nazionale, pari a 70 miliardi di euro di debito residuo, con una liquidità liberata superiore a 15 miliardi di euro. Alla Liguria è riconducibile circa il 3% del totale delle operazioni sospese e l’1,4% dell’ammontare complessivo delle quote capitali congelate. «La solidità delle banche - aggiunge - è legata alla solidità del sistema Paese.

Occorre che banche, imprese e istituzioni, concorrano insieme agli aiuti per le imprese. Per agevolare la ripresa, dobbiamo però puntare alla patrimonializzazione delle aziende, alla loro internazionalizzazione e all’incentivazione del trasferimento di tecnologia e di innovazione».

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