Rifiuti, si dà fuoco per protesta «Preferisco ammazzarmi da sola»

Ora è ricoverata con ustioni al volto. «Le lotte pacifiche non servono a nulla»

da Napoli

Prima si è incatenata al cancello di ingresso del sito di stoccaggio, poi si è data a fuoco. Lucia De Cicco, 46 anni, si è salvata grazie all’intervento della polizia, che ha usato alcuni estintori, per spegnere le fiamme. La protesta contro la riapertura del sito di Taverna del Re, a Giugliano (Napoli), stava per sfociare in tragedia. Lucia, disabile a una gamba, due figli, ha riportato delle ferite non gravi al volto mentre è rimasta illesa una sua amica che l’aveva seguita nella protesta, Carla Ruggiero.
La De Cicco è stata portata all’ospedale Cardarelli, dove è stata ricoverata. Resterà una ventina di giorni in reparto. Ancora carica di rabbia, spiega le sue ragioni del gesto che poteva provocarle una fine orrenda. «Le proteste pacifiche non servono a nulla. Alla fine è sempre la violenza che vince. Basta vedere che cosa è successo a Pianura. Il quartiere ha vinto. Quanto si è verificato lì, contro la riapertura della discarica, le proteste e gli scontri con le forze dell’ordine che ci sono stati, soprattutto la violenza che c’è stata, dimostra che alla fine, è sempre la violenza che vince». Non è la prima volta che la De Cicco protesta contro la riapertura del sito: ha infatti preso parte, per oltre due mesi, ai presidi che di giorno come di notte i cittadini hanno messo in atto. E su Giugliano, sulla protesta della sua gente, Lucia, con le lacrime agli occhi, racconta. «Poi, ci siamo noi, semplici cittadini che, a Giugliano, abbiamo protestato ma non abbiamo mai preso a calci e pugni la polizia, non siamo stati mai violenti, e neanche stamattina volevamo essere violenti. Volevamo solo capire, conquistare qualche ora di mediazione». E sulla promessa, che il sito di Taverna del Re sarebbe stato riaperto solo per 5 giorni, la manifestante, risponde disillusa. «E chi ci crede? A dicembre 2007 ci avevano detto che la discarica sarebbe stata chiusa per sempre. E poi come è andata? Tutto come prima.

Il commissario De Gennaro, quando è arrivato a Napoli, ha sempre parlato di collaborazione, invece, a Giugliano, dopo tutto quello che abbiamo sopportato in questi anni, ci hanno rimandato i rifiuti, senza dirci nulla». Poi, scoraggiata, dal suo lettino d’ospedale, dice: «Se hanno deciso di ammazzarci loro, con i rifiuti, allora preferisco ammazzarmi io».

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